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Guardate l’euro: e non dite che non siamo in piena “paura di contagio”

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(WSI)- Come dicevamo ieri, ogni giorno il mercato va a concentrarsi su uno dei tanti temi di interesse che stanno interessando l’economia mondiale. Oggi è il giorno della Paura del Contagio. Dopo la comunicazione dell’approvazione del salvataggio dell’Irlanda, che ha avuto come prima reazione una salita dell’euro, abbiamo infatti assistito ad una forte retromarcia della valuta europea, contro le principali divise mondiali, il tutto molto probabilmente dovuto ai timori dell’effetto contagio, su Portogallo e Spagna.

I commenti al piano di salvataggio, ora che è stato approvato, si sprecano e sostanzialmente vedono due fazioni discutere. Quelli che sostengono che quello che si è voluto dare è un forte segnale da parte dell’Europa di voler mantenere la moneta unica e con essa la stabilità dell’Unione Europea stessa e quelli che credono che il piano di salvataggio sia una mossa fallimentare a lungo termine, in quanto tutto ciò che l’Irlanda andrà a produrre di buono negli anni a venire, verrà utilizzato per ripagare l’enorme debito che si sta contraendo.

Oltre a questo, non bisogna tralasciare la condizione di vita che attende il cittadino irlandese da qui in avanti, in virtù del fatto che debbano essere effettuati enormi tagli alla spesa per riportare il rapporto deficit/Pil all’interno delle fasce consentite. Questi timori si sono palesati in forti vendite di euro e in listini azionari negativi per quanto riguarda il Vecchio Continente, misti nel resto del mondo ma con dollari che sono stati comprati.

Questo ci fa capire come, la valuta americana, che fino ad ora è stata utilizzata come mezzo di indebitamento (dato il livello dei tassi di interesse di riferimento) e che conserverà ancora per tempo questo status, è ancora vista come una valuta rifugio in situazione di tensione di breve periodo, anche se nel lungo le aspettative sono di un dollaro in sofferenza. Non dimentichiamoci che il mercato è fatto di persone e le persone ragionano con la loro testa in situazioni di forte incertezza.

UsdJpy – grafico 60 min

E quando non si sa cosa fare, o si sta fuori dal mercato, oppure si cercano attività con un rischio limitato, quello che sta parzialmente succedendo in questi giorni, dove crediamo che nessuno abbia le idee chiare sui movimenti che stiamo vedendo.

Un ultimo gift prima di passare alla sezione tecnica. Nei prossimi giorni l’Inghilterra dovrebbe effettuare un prestito di 7 billion di sterline all’Irlanda, il che significherebbe avere dei flussi real money di grande entità su una coppia di valute che ultimamente non sta vedendo grossi flussi…

Cominciamo la sezione di analisi tecnica con una considerazione: che discesa l’euro! Siamo passati da 1.3780 di ieri mattina (peraltro doppio massimo coincidente con il 12 novembre scorso), alla rottura della trendline dinamica di supporto a 1.37 successivamente confermata dalla rottura di 1.3665, ed ora ad una distanza esatta di 24 ore ci troviamo a 1.3565.

Evidentemente abbiamo ritenuto che la moneta unica potesse essere venuta fuori dal momento di crisi prima del tempo. Per le prossime evoluzioni ci dobbiamo necessariamente affidare alla precedente area di supporto, a 1.3450, dove abbiamo avuto una notevole convergenza di minimi in due giornate consecutive di trading.

È lontano purtroppo anche il livello di resistenza, che si trova infatti sul punto di rottura di 1.3665. Su questa incertezza nel breve in assenza di livelli chiari, meglio concentrarsi su altro.

Interessante il movimento del cambio UsdJpy, che finalmente ha fornito qualche spunto nella direzione di rialzo ipotizzata da qualche giorno. Per la verità dobbiamo ancora assistere al superamento della resistenza a 83.80, testata nell’ultima ora, in grado se rotta di riportare i prezzi in area 84-84.20 come primo obiettivo. Come livello di supporto a questa teoria utilizziamo la puntuale trendline dinamica di supporto che ha consentito ad 83.25 questa notte la ripartenza del cambio.

Il cambio EurJpy dopo il test quasi perfetto dell’area obiettivo di 115 figura ha completato una discesa di 200 punti in meno di una giornata di trading. Da un grafico orario si evince come, ancora una volta l’area a cui dovremo guardare si trovi a 113.50-70. Questo perché alla sua rottura ieri pomeriggio è seguito un test di ritorno negato alla sera ed un nuovo scivolone sino a 113 figura di minimo più tardi. Abbiamo quindi chiari i due livelli da sfruttare nel breve: l’area di congestione più volte indicata ed il minimo di 113.

Passiamo al cable dove abbiamo trovato ancora una conferma del livello di resistenza dinamica indicata dalla trendline discendente che trae origine dal 4 novembre scorso. Il massimo di ieri mattina a 1.6080 ha confermato ancora una volta la sua tenuta, favorendo poi un ritracciamento negativo di 180 punti entro il pomeriggio.

L’idea è di continuare a considerare interessante questo livello dinamico (che oggi transita circa a 1.6050 come resistenza) mentre come livello di supporto nell’immediato potremmo trovare un duplice spunto a 1.59 figura, appunto il minimo di ieri, e 1.5840.

Vediamo ora il cambio GbpJpy, accorgendoci di non essere gli unici ad aver considerato importante la trendline di supporto con origine sul doppio minimo di 126.40, visto a fine ottobre. Osservando un grafico con un timeframe inferiore al giornaliero infatti si può notare come questa sia stata provata perfettamente più volte questa mattina, in area 132.80, avendo per il momento tenuto. Consideriamo questo come livello nell’immediato di supporto per un ritorno dei prezzi in direzione di 134.20 e verso l’area obiettivo finale di 135 figura.

Osserviamo ora il biglietto verde, in relazione al franco svizzero, dove troviamo ancora di attualità il supporto statico indicato in area 0.9870 per valutare le imminenti evoluzioni. Da ieri mattina infatti abbiamo assistito ad ulteriori tentativi di rottura a ribasso senza successo, che non fanno altro che aumentare le probabilità di una discesa veloce qualora dovesse essere rotto. Sono due i livelli obiettivi se invece dovesse tenere, data la vicinanza al supporto con un risk reward probabilmente ottimo, 0.9940 e qualche punto al di sotto della parità.

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