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GUADAGNI SICURI INVESTENDO SUI BOND IN YEN

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Pimco, Pacific Investment Management Co., la societa’ che gestisce il piu’ grande fondo obbligazionario al mondo, sostiene che gli investitori che preferiscono evitare i Titoli del debito giapponesi potrebbero perdere un’occasione unica per intascare forti guadagni, lasciandosi sfuggire un rally sicuro.

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Il benchmark decennale giapponese dovrebbe continuare a guadagnare terreno quest’anno, spingendo i rendimenti sui minimi da agosto 2003. La seconda maggiore economia mondiale e’ alle prese con la peggiore recessione dal dopoguerra e secondo il vice presidente di Pimco, Tomoya Masanao, il Paese fara’ fatica ad evitare di finire in una spirale deflativa. “C’e’ un grosso rischio a non avere in mano i titoli obbligazionari”, ha detto Masanao in un’intervista rilasciata a Bloomberg News. “Il tasso di crescita non salira’ molto, mentre l’inflazione restera’ su livelli comunque bassi”.

Stando agli indicatori a disposizione di Merrill Lynch, quest’anno i Titoli di Stato del governo giapponese saranno protagonisti di una performance migliore di quella dei Treasuries Usa per la prima volta negli ultimi dieci anni. In aprile gli acquisti di asset finanziari statunitensi da parte di investitori internazionali sono cresciuti piu’ lentamente rispetto al passato, a causa della riduzione della domanda di Treasurie proveniente dalla Cina, dal Giappone e dalla Russia, come riferito dal governo americano.

Il fondo obbligazionario di investimento di Pimco nei Paesi esteri, Foreign Bond Fund Unhedged, che e’ costituito anche da titoli giapponesi, ha garantito un ritorno del 5.7% il mese scorso, battendo il 97% dei suoi concorrenti. Nello stesso periodo il suo fondo Total Return da $157 miliardi, che invece non e’ costituito da bond giapponesi, ha garantito agli investitori di ottenere un ritorno del 2.8%. I Treasuries dal canto loro hanno perso il 4.5% del loro valore nella prima meta’ dell’anno, la peggiore prova negli ultimi 30 anni.

Stando ai calcoli del Fondo Monetario Internazionale, l’economia del Giappone dovrebbe con ogni probabilita’ accusare una contrazione del 6% nell’anno fiscale iniziato lo scorso primo aprile. Gli economisti interpellati da Bloomberg si aspettano in media una crescita trimestrale sotto il 3% nei tre mesi che si concluderanno il 30 giugno 2010. Nel frattempo nel mese di maggio i prezzi al consumo, escludendo gli alimentari, sono scivolati dell’1.1% rispetto all’anno precedente, un calo record.

Da quando e’ salito al potere a settembre, il Primo Ministro Taro Aso ha gia’ investito 25000 miliardi di yen ($269 miliardi) in misure di rilancio dell’economia, con il buco nel debito pubblico che si e’ allargato tanto da diventare quello piu’ grande tra i Paesi industrializzati. Secondo l’OCSE il debito salira’ al 197% del Pil nel 2010. Secondo Masanao l’incremento del debito non fara’ crescere i rendimenti sui titoli di Stato a lungo termine prima del 2011.

Con le preoccupazioni circa il debito che cresceranno, nei prossimi tre cinque anni la parte lunga della curva dei rendimenti sara’ messa sotto pressione ed e’ desinata ad irripidirsi”, ha detto Masanao. I titoli legati all’inflazione rappresentano invece un “buon investimento”, sempre secondo il vice presidente di Pimco a Tokyo.

Nella mattinata di venerdi’ i rendimenti sul benchmark decennale giapponese scambiavano invariati all’1.295%. Il tasso ha perso due punti base questa settimana. Quest’anno il rendimento, ha avvertito Masanao, potrebbe scivolare sino all’1%.