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Grilli: via a dismissioni immobiliari tra 3 e 5 miliardi

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Roma – Lo Stato può procedere in tempi rapidi alla dismissione di beni immobili per 3-5 miliardi di euro, ma per ridurre il debito in modo significativo serve l’aiuto di Comuni, Province e Regioni. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, al Senato, al termine di un seminario a porte chiuse sulla valorizzazione degli immobili pubblici.

“Ci sono tra i 3 e i 5 miliardi di beni immobili dello Stato su cui lavorare subito ma la benzina dello Stato finisce rapidamente e quindi ci vorrà il pieno coinvolgimento degli enti territoriali” per assicurare continuità al processo di dismissione per abbattere il debito pubblico, ha detto Grilli.

L’obiettivo del governo, recentemente dichiarato, è quello di attivare un programma pluriennale di valorizzazioni e vendite immobiliari che, a regime, possa assicurare risorse per 15-20 miliardi annuali (1% del Pil) per i prossimi 5 anni.

Nel censimento effettuato a marzo 2011 sono state rilevate oltre 530.000 unità immobiliari, per una superficie complessiva di oltre 222 milioni di metri quadrati. Gran parte di questo patrimonio, ha detto il Tesoro, è utilizzato per fini istituzionali mentre l’80% delle unità immobiliari censite è detenuto da Amministrazioni locali.

Sulla base delle informazioni comunicate e l’utilizzo di prezzi medi di mercato elaborati dall’Agenzia del territorio, una preliminare stima del valore di mercato delle unità immobiliari censite è compresa tra 240 e 320 miliardi di euro.

Secondo la Corte dei Conti il piano Monti-Grilli per la dismissione dei patrimoni pubblici presenta dei seri rischi.

(Reuters Italia)