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Grexit: 16 paesi su 18 sono a favore

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ATENE (WSI) – Proprio nel momento in cui la Germania sembra dare cenno di voler imporre una politica più accomodante alla Grecia, ecco che viene fuori un’amara verità: ben 16 paesi sui 18 del blocco della moneta unica sono favorevoli alla cacciata di Atene.

Lo scrive il giornale ellenico Kathimerini citando fonti autorevoli a Bruxelles, secondo cui il costo di un accordo che serve a mentenere Atene all’interno dell’area euro sarebbe tutto sulle spalle dell’Europa.

Al suo arrivo al vertice straordinario dell’Eurogruppo di oggi il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis ha detto che se il pacchetto di riforme della Grecia non è credibile un evento di “Grexit non può essere escluso”.

Molti economisti – soprattutto dell’ala neo liberale come Hans-Werner Sinn, nei giorni scorsi hanno scritto che un evento del genere sarebbe in realtà un bene a lungo termine per l’Eurozona.

Si parla da giorni della possibilità di ridurre il debito greco. Siccome il prestito concesso dall’Fmi va rimborsato, il debito da perdonare – nel settore pubblico – rimane quello della Bce e degli Stati dell’area euro. La banca centrale ha già fatto sapere che non può ridurlo perché questo equivarrebbe a un “finanziamento monetario”. Lo ha detto Benoit Coeuré.

È chiaro a tutti ormai, tuttavia, che l’Europa potrebbe affrontare una discussione sul taglio del debito greco se il governo ellenico dimostrasse di stare realizzando le riforme economiche.

Lo ha detto persino il vice cancelliere tedesco Sigmar Gabriel in un’intervista con la rivista ‘Stern’.

A fine giugno Gabriel, che ricopre anche l’incarico di ministro dell’Economia, ha spiegato che un haircut del debito greco non avrebbe portato da nessuna parte se Atene avesse subito dopo accumulato altro debito.

(DaC)