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GREENSPAN: LE CONDIZIONI DELLA RIPRESA CI SONO /3

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Nel suo discorso davanti ai senatori della commissione Bancaria, Alan Greenspan ha sostenuto che l’economia del paese ha registrato un rallentamento “probabilmente arrivando a un punto di stallo” negli ultimi tre mesi del 2000.

Il primo banchiere USA tuttavia, e’ convinto che da allora le condizioni economiche non sono peggiorate e non prevede nessun deterioramento ulteriore nel futuro: “L’eccezionale debolezza cosi’ evidente in una serie di indicatori economici verso la fine dello scorso anno – ha detto Greenspan – non si e’ pero’ protratta in gennaio”.

“Le prospettive per sostenere una ripresa della produttivita’ negli anni a venire sono favorevoli – ha continuato il presidente della Fed – La produttivita’ e’ rallentata insieme all’economia, ma occorre notare che nella seconda meta’ del 2000, la produzione oraria ha mostrato un tasso di crescita sufficiente per supportare le previsioni che danno il tasso di crescita della produttivita’ strutturale ben al di sopra del tasso di dieci anni fa”.

Citando un’indagine condotta su circa 1.000 dirigenti d’azienda, Greenspan ritiene che, sebbene gli utili societari abbiano subito un rallentamento, i manager rimangono “sostanzialmente ottimisti” sulle prospettive per il lungo termine.

In queste circostanze, Greenspan prevede:

– l’economia riprendera’ vigore piu’ in la’ nel corso di questo anno;

– un tasso di crescita tra il 2% e il 2,5% nel 2001;

Solo sei mesi fa, la Federal Reserve aveva previsto per l’economia una crescita compresa tra il 3,25% e il 3,75%. Le stime di oggi sono tuttavia ben piu’ ottimistiche rispetto al ‘consensus’ dei principali economisti di Wall Street.

(Vedi Greenspan: alle 16:00 parla il banchiere Usa )

(Vedi Economisti: 2001 anno nero, ma non e’ recessione)

(Vedi Greenspan: fiducia consumatori rimane forte/1)

(Vedi Greenspan: recessione solo se aumenta la paura /2)