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GREENSPAN LANCIA L’ALLARME SULLA BOLLA DEI MUTUI

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Un articolo del Wall Street Journal mette in evidenza la critica che Alan Greenspan ha rivolto al Governo.

Una nuova bolla speculativa, infatti, potrebbe colpire i mercati americani. A rischio il mercato dei mutui, la cui solidita’ sarebbe in America soltanto apparente.

L’allarme e’ stato lanciato dal Presidente della Fed Alan Greenspan che, in un discorso pronunciato nella tarda serata di lunedi’ 22 aprile di fronte all’Institute of International Finance, ha puntato il dito contro il governo Usa, colpevole di finanziare eccessivamente societa’ finanziarie private specializzate nella cartolarizzazione dei mutui, alterando la percezione dello stesso rischio.

Greenspan ha anche fatto due nomi. Nel mirino Fannie Mae (FNM – Nyse) e Freddie Mac (FRE – Nyse). I due gruppi, che hanno un preciso mandato da parte del governo, acquistano mutui dalle banche per poi rivenderli sul mercato a investitori istituzionali quali fondi pensione.

Ma la loro esposizione sui derivati, critica Greenspan, e’ troppo alta. Dunque, il rischio che incombe sulle loro attivita’, potrebbe sfuggire di mano allo stesso governo, che al momento continua a rimpinguare le loro casse.

Non solo. Il governo sarebbe responsabile di aver creato negli investitori una fiducia troppo alta sull’affidabilita’ del mercato dei mutui. Se il castello dei finanziamenti governativi dovesse frantumarsi, probabilmente l’efficienza di agenzie quali Fannie Mae e Freddie Mac si rivelerebbe una bolla di sapone.

Con conseguenze disastrose per la stabilita’ del mercato dei mutui e per gli stessi consumatori americani, che finora hanno avuto un facile accesso a questa forma di finanziamento.

Fannie Mae e Freddie Mac, inoltre, sono anche autorizzate ad emettere “agency bond”, obbligazioni che, usufruendo di garanzie migliori, hanno un rating molto piu’ elevato. E avendo ricevuto un mandato preciso dal governo, le societa’ usufruiscono di agevolazioni e esenzioni fiscali nelle loro transazioni e di linee di credito molto ampie.

Tutti elementi che impedirebbero una giusta allocazione delle risorse secondo i principi della competizione.