Economia

Greenspan contro la Fed: “su crescita resto pessimista”

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NEW YORK (WSI) – Arrivato il tanto atteso responso della Federal Reserve guidata da Janet Yellen sui tassi di interesse, in rialzo per la prima volta dal 2006, confermando così il trend di crescita dell’economia dopo la grave crisi degli ultimi anni. Ma una voce fuori dal coro è quella dell’ex numero uno della banca centrale americana, Alan Greenspan secondo cui i mercati salgono perché è finita l’incertezza sui tassi, ma ora “occorre maggiore produttività e bisogna intervenire sui programmi assistenziali”.

Invitato a intervenire sulle prospettive globali presso il Council on Foreign Relations di New York, all’indomani del rialzo dei tassi di interesse e deciso da Janet Yellen, l’ex numero uno della Fed tra il 1987 e il 2006 ha lodato l’attuale presidente Janet Yellen, ma ha anche levato un’ombra, manifestando tutto il suo pessimismo per la crescita non solo degli Stati Uniti ma anche dell’Europa. Proprio nel Vecchio Contintente infatti le prospettive di crescita, secondo Greenspan, sono anche peggiori visto che la produttività è completamente ferma.

La chiave di volta che potrebbe far crescere e prosperare l’economia a stelle e strisce, secondo Greenspan, è da ricercarsi nell’immigrazione. In particolare secondo l’ex presidente della Fed si dovrebbe espandere a più persone il visto H1B, uno tra i più comuni tra i visti temporanei per lavorare in USA, concesso a chi sia in possesso di qualifiche accademiche e che riceve un’offerta di lavoro da parte di un’azienda americana. Solo quest’anno su 233.000 stranieri i visti H-1B sono stati erogati a solo 85.000 persone.

“Il programma di visti H – 1B è troppo ristretto. Se davvero volessimo aumentare la produttività, occorre espanderlo”.