Economia

Grecia presenta lista riforme all’Europa: è l’ultima chance

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ATENE (WSI) – La Grecia ha finalmente presentato una nuova lista di riforme economiche alle autorità dell’area euro. Lo scopo è ottenere in tempo nuovi aiuti in cambio degli sforzi che dovrebbero portare a €6 milirdi di risparmi nel 2015.

Il paese ellenico fortemente indebitato finirà i soldi il 9 aprile. Lo ha condidato ai creditori durante una conference call mercoledì. Gli ultimi calcoli dicono che il debito pubblico è pari al 323 miliardi di euro, pari al 177% del Pil.

Sui mercati, i rendimenti dei titoli di Stato greci continuano intano a salire. Quello del premier Alexis Tsipras è il tentativo disperato di un governo carico di debiti, insolvibili secondo Atene, per sbloccare la tranche da 7,2 miliardi di euro della linea di credito in tempo ed evitare la bancarotta.

Il documento da 26 pagine, ottenuto dal Financial Times che ne dà resoconto sul suo sito, prevede un piano di lotta all’evasione fiscale e alla corruzione che consenta di aumentare le entrate tributarie. I controlli sui conti bancari offshore dovrebbero portare €875 milioni di denaro fresco nelle casse statali mentre altri 600 milioni dovrebbero arrivare da uno schema per combattere le dichiarazioni e scontrini fiscali omessi.

Negli ultimi giorni si è aperto uno spiraglio nelle trattative in corso tra Atene e la troika dei creditori – Commissione Ue, Bce e Fmi – tanto che gli analisti di JP Morgan hanno osservato come i mercati siano troppo pessimisti sull’esito dell’impasse.
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Ma i mercati non sono convinti e sono particolarmente nervosi, con i tassi sui bond a breve che mostrano un andamento da montagne russe. L’andamento del reddito fisso suggerisce che gli innvestitori ritengono cresciuto il rischio di default o ristrutturazione del debito.

I funzionari greci sperano addirittura di raggiungere un accordo prima dell’inizio della Pasqua ortodossa, che cade una settimana dopo quella cattolica. Secondo loro le riforme potrebbero avere un impatto positivo sui conti pubblici tale da portare a un avanzo primario nel 2015 di fino al 3,9% del Pil.

Se riuscirà a sbloccare i finanziamenti a breve termine il governo greco sarà in grado di ripagare i debiti che deve al Fmi e le emissioni di bond.
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Tuttavia alcuni funzionari Ue, come il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk, non sono così ottimisti e hanno detto che non si aspettano che venga raggiunta un’intesa prima del 24 aprile, data del prossimo vertice dell’Eurogruppo, la riunione che vede la partecipazione dei ministri delle Finanze del blocco a 19.

Il timore è che Atene non riesca a reperire i fondi sufficienti per restituire 450 milioni al Fondo Monetario Internazionale entro il 9 aprile, ma le autorità elleniche sostengono che riusciranno a racimolare i soldi sufficienti per rispettare gli impegni. Tra il 14 e il 17 aprile sono poi in scadenza in totale 2,4 miliardi di euro di titoli di Stato.

(DaC)