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GRECIA, ANCHE BERNANKE VUOLE INDAGARE SUI BLUFF

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Anche la Federal Reserve si prepara a scendere in campo, quello della travagliata e preoccupante situazione finanziaria in Grecia. E lo fa avviando un’indagine su quelle transazioni che potrebbero essere state usate per aiutare il governo di Atene a nascondere il proprio debito. Ad annunciarlo, il numero uno della banca centrale Usa Ben Bernanke di fronte al Senato.

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“Stiamo esaminando una serie di questioni collegate a Goldman Sachs e ad altre societa’ riguardanti accordi con la Grecia su strumenti derivati”, ha detto il presidente della Banca Centrale americana Ben Bernanke al suo secondo giorno di testimonianze in Congresso (ieri ha parlato davanti alla commissione Finanza della Camera, per la prima volta da quando e’ stato confermato per un secondo mandato quadriennale). Anche “la Securities and Exchange Commission sta esaminando la questione”, ha aggiunto. Bernanke ha sottolineato che “ovviamente usare determinati strumenti in modo da destabilizzare di proposito una societa’ o un Paese e’ controproducente”.

Le sue parole suonano come risposta a un articolo del New York Times, secondo cui le banche che hanno aiutato la Grecia a nascondere il proprio debito “ora stanno spingendo la nazione sull’orlo della rovina finanziaria”, proprio attraverso i contratti swap relativi ai default sul credito. Se fosse vera, la notizia sarebbe preoccupante perche’ si tratta della stessa metodologia che porto’ quasi al collasso il gigante assicurativo americano American International Group. E non a caso la Grecia sta incontrando difficolta’ a raccogliere credito attraverso il mercato dei bond, osservano i trader. “E’ un po’ come comprare un’assicurazione che protegga in caso di incendio della casa del vicino…c’e’ tutto l’interesse a mandarla in fiamme”, ha spiegato da Monaco al NY Times Philip Gisdakis, head of credit strategy di UniCredit.