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GOOGLE SI RIBELLA A SENTENZA MILANO SU VIDEO RAGAZZO DOWN

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“Sentenza sorprendente che mette in discussione principi fondamentali di libertà dal momento che i nostri dipendenti sono stati condannati dal giudice per atti commessi da terzi”. E’ questa la presa di posizione del motore di ricerca Google sulla sentenza del Tribunale di Milano, giudice monocratico Oscar Magi, che ha condananto 3 dirigenti a 6 mesi di reclusione per violazione della privacy in relazione alla diffusione sul web di un video con disabile vessato da compagni di scuola.

“I nostri colleghi non hanno niente a che fare con il video, non lo hanno girato, nè caricato, nè visionato” è la posizione di Google.

Il motore di ricerca oggi fa parlare di sé anche per l’apertura di un’indagine da parte dell’antitrust europeo, volta a capire se Google utilizza pratiche anticoncorrenziali per sfavorire i suoi concorrenti.

La Commissione Ue ha ricevuto gli esposti dei motori di ricerca di Microsoft (Bing) e del francese Ejustice.fr e del sito britannico di comparazione dei prezzi Foundem. L’algoritmo che Google utilizza per la ricerca su web li penalizzerebbe, ‘nascondendoli’ di fatto in fondo alla lista dei risultati e quindi rendendoli meno visibili agli utenti.