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Google lancia i Sex Glass, straordinari “occhiali porno”

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ROMA (WSI) – Lo slogan pubblicitario lascia presagire grandi cose: “Il sesso non sarà mai più la stessa cosa, dopo di questo”. Il quotidiano Guardian di Londra la chiama “la sex application”. Google, che l’ha inventata, l’ha battezzata senza giri di parole “Sex Glass”: gli occhiali del sesso, dove per occhiali si intende naturalmente il dispositivo a realtà aumentata inventato dall’azienda del motore di ricerca. Una sorta di computer portatile che ora, con una nuova app per l’appunto, offre un’esperienza inedita dal punto di vista sessuale: la possibilità di vedere quello che vede il proprio partner, mentre si fa l’amore.

Naturalmente bisogna farlo con gli occhiali addosso, l’amore, e dare vocalmente un ordine agli occhiali: “Ok Glass, it’s time”, okay occhiali, è ora, sottinteso di trasmettere davanti ai nostri occhi quello che la donna o l’uomo con cui siamo a letto sta vedendo nello stesso preciso momento. Se gli occhiali li indossano entrambi, l’esperienza è dunque reciproca. “Qualcuno può trovarlo ripugnante”, dice Maktabi, uno studente libanese della Saint Martins School of Arts che ha ideato l’applicazione, yourporn sexy“altri lo troveranno eccitante”. In ogni modo basta dare un comando agli occhiali e la trasmissione delle immagini si interrompe.

E i Google Glass le conservano per cinque ore, pronte a ritrasmetterle in replay se uno se le vuole guardare: di nuovo, chiunque può farlo, basta inforcare gli occhiali. Inoltre l’application può accendere o spegnere le luci di casa e mostrare anche un manuale del Kamasutra a chi cerca ispirazione per posizioni nuove. Ora è allo studio anche un’application dello stesso genere per iPhone.

C’è chi critica l’iniziativa, definendola una variante del porno, anche perché le immagini per reclamizzarla sono tutte di giovani donne in pose seducenti. Ma c’è anche chi la minimizza: in fondo lo stesso risultato si può ottenere facendo sesso davanti a uno specchio, una “application” molto più semplice, più vecchia e meno costosa. Senza bisogno di infilare gli occhiali, che durante un coito particolarmente focoso, oltretutto, possono appannarsi e a quel punto nessuno vede più niente.

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Repubblica – che ringraziamo – esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

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