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Goldman Sachs ha obbligato i banker a dichiarare se sono vaccinati

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Prima di dare il via al completo ritorno in ufficio Goldman Sachs ha deciso di fare un sondaggio interno per capire il livello di immunizzazione al Covid-19 raggiunto dal suo staff. La banca d’affari, infatti, ha richiesto ai suoi 20mila dipendenti di comunicare l’eventuale avvenuta vaccinazione anti-Covid. I termini per rispondere a questa richiesta obbligatoria sono scaduti giovedì 10 giugno a mezzogiorno (ora di New York).

Lo si apprende da un memo interno ottenuto da DealBook e pubblicato da vari media americani, fra cui il New York Times.

La registrazione del tuo stato di vaccinazione ci consente di pianificare un ritorno più sicuro in ufficio per tutto il nostro staff, mentre continuiamo a rispettare le misure di salute pubblica locale”, ha affermato la comunicazione interna della banca.

Le informazioni richieste da Goldman Sachs…

Nel dettaglio, GS ha richiesto ai suoi dipendenti la data nella quale è stata completata la vaccinazione e la casa farmaceutica produttrice del siero ricevuto. La comunicazione si è fondata sulla buona fede, dal momento che la banca non ha richiesto di allegare la certificazione.

In precedenza, Goldman Sachs chiedeva di rendere nota l’eventuale vaccinazione solo per i dipendenti che intendevano presentarsi in ufficio senza mascherina. In altre parole, non sussisteva alcun obbligo di trasparenza in materia nei confronti della banca.

… e perché

Per società come Goldman sapere quanti dipendenti non hanno ancora ricevuto il vaccino è di fondamentale importanza per organizzare un ritorno in piena sicurezza sul posto di lavoro. Una copertura carente, infatti, potrebbe spingere l’azienda ad adottare incentivi alla vaccinazione – oppure a introdurre un obbligo. GS, nella sua comunicazione ha ribadito che per il suo staff l’immunizzazione è “fortemente incoraggiata”, anche se “resta una scelta personale”.

Altre società hanno compiuto sondaggi interni analoghi, talvolta concedendo premi in denaro in cambio della condivisione delle informazioni relative alla propria vaccinazione. Goldman Sachs, però, ha preferito la strada della trasparenza obbligatoria.