Economia

Goldman Sachs: “il rally di Wall Street non è terminato. Ecco perché siamo ottimisti”

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L‘ondata di vendite, che ha investito la scorsa settimana il mercato azionario Usa non deve spaventare. Secondo gli analisti di Goldman Sachs, il rally, iniziato a marzo, ha ancora benzina per correre. Anche se, avvertono subito dopo, non sono escluse correzioni lungo il percorso.

I mercati, affermano gli analisti di Goldman Sachs, sono nella prima fase di un nuovo ciclo di investimenti, che definiscono una fase di “speranza”, a seguito di una profonda recessione.

I motivi dell’ottimismo

“I principali fattori scatenanti del rimbalzo, a nostro avviso, sono una combinazione del rallentamento dei tassi di contagio e dello straordinario supporto economico fornito alla congiuntura da banche centrali e governi. Le condizioni finanziarie si sono rapidamente allentate e i governi hanno implementato pacchetti di sostegno fiscale straordinari “, ha scritto Peter Oppenheimer, chief global equity strategist e capo della ricerca macro di Goldman Sachs, in un report del 7 settembre .

Oppenheimer spiega inoltre che la ripresa economica risulterà più duratura man mano che i primi vaccini saranno disponibili.

“I nostri economisti hanno recentemente apportato revisioni al rialzo alle loro previsioni economiche ed è probabile che le aspettative degli analisti seguiranno.
Il nostro Bear Market Indicator (GSBLBR), che era a livelli molto elevati nel 2019, indica rischi relativamente bassi nonostante le valutazioni molto elevate “, ha affermato.

Secondo Goldman Sachs, il sostegno alla liquidità da parte delle banche centrali globali che ha alimentato questo rally dovrebbe continuare e il “supporto politico” rimane molto favorevole per gli asset di rischio.

“Le azioni sembrano a buon mercato rispetto al debito societario, in particolare quelle di aziende con bilanci forti (il 60% delle società statunitensi e l’80% delle società europee hanno rendimenti da dividendi superiori al rendimento medio delle obbligazioni societarie).

La ripresa della politica del tasso di interesse nominale pari a zero nel recente passato, insieme all’estensione della forward guidance, ha creato un contesto di maggiori tassi di interesse reali negativi. Questo dovrebbe essere di grande aiuto per le attività di rischio in una fase ripresa economica “, ha concluso Oppenheimer.