Società

Gli speculatori attaccano l’Italia: nuovi record per spread Btp/Bund

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Sempre peggio. Passato l’incubo irlandese – in realtà è sempre lì vista la poca fiducia che ha ispirato l’operazione di salvataggio dell’Irlanda – gli speculatori attaccano gli altri componenti Piigs, Italia e Spagna in testa. Va avanti ormai da ore, più precisamente da ieri.

Il trend non è infatti cambiato oggi e, nel giro di poche ore, il differenziale di rendimento tra Btp decennali e Bund tedeschi ha toccato ben due record. Tre, se vogliamo includere quello di ieri, che ha dato quasi agli speculatori il via libera di attaccare l’Italia.

Lo spread, che ieri era salito a 200 punti, per la prima volta dall’introduzione dell’euro, ovvero dal lontano 2009, stamane ha toccato prima 210 punti base (secondo i valori rilevati sulla piattaforma Tradeweb alle 9.25 di mattina i Btp a 10 anni rendevano infatti il 4,76% a fronte del 2,76% offerto dai titoli tedeschi), e poi ha testato quota 213 punti base.

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Ciò significa che il Bund ha un rendimento del 2,65%, a fronte dei rendimenti del Btp italiano pari al 4,78%. Da segnalare che i rendimenti tendono a riflettere le percezioni dei mercati sui rischi di solvibilità di un paese: meno viene ritenuto affidabile, più rendimento dovrà offrire con i suoi titoli per collocarli.

E, sicuramente, i movimenti speculativi contro l’Italia si sono accentuati in particolare da ieri, quando gli operatori hanno valutato l’esito dell’asta del Tesoro. Facendo riferimento ai dati della piattaforma Tradeweb, Reuters ha fatto notare infatti che proprio ieri il premio di rendimento pagato dai BTP italiani decennali rispetto al bund tedesco e’ volato a nuovi massimi almeno dall’introduzione dell’euro, toccando i 200 punti base. E stamattina la soglia, come si vede, è stata di nuovo superata. Per ben due volte.

Ma anche la Spagna oggi è tornata a essere sotto tiro. Sul mercato del debito pubblico dell’Eurozona, lo spread di rendimento tra i titoli di stato decennali spagnoli e quelli tedeschi (Bund), i piu’ sicuri dell’area euro, e’ salito a 270 punti, anche in questo caso nuovo massimo storico dall’introduzione dell’euro (1999).

Insomma, oggi gli investitori cercano riparo sotto l’ombrello del debito pubblico tedesco. E il risultato è che la corsa ai titoli di stato della Germania, il paese piu’ solido dell’Eurozona, determina un ampliamento degli spread di rendimento tra i titoli decennali tedeschi (Bund) e quelli degli altri paesi dell’Eurozona.