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GLI AMERICANI CAMBIANO PROGRAMMA DI VIAGGIO PER THANKSGIVING

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La crisi economica si ripercuote anche sulla più importante festa nazionale degli Stati Uniti. Gli americani quest’anno come lo scorso, stanno infatti rivedendo le loro abitudini di viaggio per il giorno del Ringraziamento.
Fino a poco tempo fa, il principio ispiratore del viaggio per il weekend del Thanksgiving era: volare dove si può. Ora è il contrario: se è possibile, utilizzare tutti i mezzi di trasporto più economici.

Il viaggio in treno, un tempo snobbato e quasi ridicolizzato, sta tornando popolare. La famiglia Miles per esempio, tariffe alla mano, ha scelto la ferrovia per il tragitto di 1700 chilometri da Syracuse, New York a Omaha, Nebraska. Il costo complessivo per cinque persone è di 800 dollari, contro i 2500 che avrebbero speso prendendo l’aereo.

Tra il 2007 e il 2008 i viaggi per il Ringraziamento sono crollati del 25%, e quest’anno il livello dovrebbe mantenersi all’incirca lo stesso dell’anno scorso. Sono circa 38 milioni gli americani che si metteranno in viaggio in questo fine settimana, una cifra molto inferiore rispetto ai 58 milioni che viaggiarono nel 2005, quando l’economia andava molto meglio.

Molti, come la ventiseienne di Chicago Julie Bennink, rinunceranno del tutto al viaggio. La ragazza racconta che delle spese mediche impreviste e altri conti da pagare non le hanno consentito di pagarsi i 400 dollari di affitto di un’auto e rifornimenti di benzina per recarsi dalla sua famiglia a Grand Rapids, in Michigan.

Il viaggio in macchina, code a parte, per molti è comunque quello finanziariamente più sensato. Circa 33 milioni di persone dovrebbero scegliere le quattro ruote per questo Ringraziamento.

Le compagnie aeree, già alle prese con un calo di biglietti venduti globale, speravano di ottenere nuova linfa in questo weekend. Ma le proiezioni non sono delle migliori: rispetto al Thanksgiving dell’anno scorso i biglietti venduti dovrebbero essere del 6,7% in meno.