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Germania sta pagando caro programma pensioni anticipate

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BERLINO (WSI) – Quando la Cancelliera Angela Merkel ha concesso agli over 63 di andare in pensione con due anni di anticipo, centinaia di migliaia di persone hanno colto l’occasione al balzo.

La manovra entrata in vigore in luglio ha riscontrato un successo (e un costo) enorme: 1,5 miliardi di euro solo nel 2014.

Più di 279 mila tedeschiu hanno fatto domanda di pensionamento anticipato da quando la pratica è stata introdotta.

Il problema sono i costi. La Germania, che deve già fare i conti con tassi di nascita bassi e con un invecchiamento della popolazione crescente, rischia di pagare a caro prezzo il programma.

In precedenza il governo ha stimato che sarebbe costata 900 milioni di euro nel 2014. In realtà il programma ha riscontrato un successo inaspettato, che ha anche aumentato la somma che lo Stato dovrà sborsare.

“Il pensionamento a 63 anni è un programma abbastanza caro, la Germania non potrà permetterselo a lungo”, ha dichiarato a Bloomberg Axel Boersch-Supan, un analista del settore previdenziale presso il Max Planck Institute a Monaco.

Secondo le previsioni dell’istituto da qui al 2030 costerà in media 2,5 miliardi l’anno. “Provoca un innalzamento delle tasse per i lavoratori e una riduzione delle per coloro i quali non possono partecipare al programma”.

Per risultare idoneo bisogna aver versato almeno 45 anni di contributi. È una delle concessioni che Merkel ha fatto al partito alleato della coalizione di governo di centro sinistra, i Social Democratici.

Il sistema pensionistico tedesco attuale è abbastanza datato: risale al 1889, quando il Cancelliere Otto von Bismarck introdusse le riforme sociali per ottenere i voti degli operai e delle classi meno agiate. Allora però l’età per poter andare in pensione era di 70 anni.

Fonte: Bloomberg

(DaC)