(WSI)- Tassi di interesse: in area Euro ieri i tassi governativi e swap sono scesi a fronte di un calo dei listini azionari. Questa mattina invece si registra nuovamente un andamento al rialzo dei tassi di entrambi i comparti. Sui periferici si è invece assistito ad un forte calo degli spread su Italia e Spagna. Pressoché stabile lo spread sul decennale Portogallo-Germania, dopo il buon esito dell’asta sui bills che ha visto una buona domanda e tassi in forte calo.
Positiva è stata anche l’accoglienza dell’asta tedesca su titoli a due anni. Il membro della Bce e della Bundesbank Stark ha dichiarato che “un rialzo dell’inflazione non implica di per sé un segnale allarmante”, aggiungendo però che l’atteggiamento della Bce rimane “molto vigile” su possibili rischi inflattivi. Relativamente alle misure non convenzionali secondo Stark è importante che il supporto al sistema bancario sia temporaneo, aggiungendo che l’emissione di eurobond non è compatibile col Trattato dell’area Euro.
Bini Smaghi, altro membro Bce, ha richiamato l’attenzione sui rischi che un eccessivo focus sull’andamento dell’inflazione depurata da componenti più volatili, come energia ed alimentari, possa spingere i membri della Bce a sottostimare le pressioni generali sui prezzi. Trichet in una lettera inviata al membro portoghese del Parlamento europeo Feio, ha raccomandato al paese di continuare nelle riforme strutturali e fiscali approvate dalle autorità portoghesi a dicembre.
Per oggi in Francia sono attese emissioni sui titoli 2013,2014 e 2016 per 7,5-9 Mld€ e del titolo indicizzato all’inflazione 2016 per 2-3 Mld€. È stata invece cancellata l’asta spagnola prevista per oggi dopo l’emissione sindacata del titolo a dieci anni di inizio settimana.
Negli Usa tassi di mercato in calo in un contesto di acquisto di Treasury e vendite sulle borse. Queste ultime sono state penalizzate dalla trimestrale di Goldman Sachs (-4,7% in chiusura) dopo che gli utili sono calati in seguito alla contrazione dei ricavi dalla divisione trading e investment banking.
Deludenti anche i risultati di American Express così, all’interno dell’indice S&P500, il settore finanziario è stato quello peggiore con un calo di oltre il 2%. Contrastati i dati immobiliari con il calo del 4,3% m/m dell’apertura di cantieri a dicembre ed il balzo del 16,7% m/m dei permessi edilizi. Oggi sono in programma vari dati tra i quali segnaliamo le vendite di case esistenti, il superindice ed il Filadelfia Fed.
Valute: lieve apprezzamento per il dollaro in mattina sulla scia della debolezza delle principali borse asiatiche. Il cross ha tentato ieri di superare l’importante soglia di 1,35 senza però riuscire a mantenere tale livello in chiusura. Per oggi confermiamo, quindi, la prima resistenza in area 1,35. Supporto principale a 1,3260 con livello intermedio a 1,3380.
Yen stabile vs euro con il cross contenuto all’interno del trading range 111,15 – 109,60. Verso dollaro ieri si è assistito ad un apprezzamento, con il cross che si è fermato questa notte poco al di sopra del supporto 81,65.
Stabile lo yuan cinese vs dollaro nonostante il Pil sia accelerato nel 4° trimestre al 9,8% a/a dal 9,6% del terzo. Il 2010 si conclude così con una crescita della Cina pari al 10,3%, livello maggiore da 3 anni. Aumentano le possibilità di ulteriori misure restrittive da parte della banca centrale e del governo con ripercussioni questa notte sui listini azionari cinesi che hanno chiuso in sensibile calo.
Materie Prime: vendite sui metalli industriali con il piombo (-3,7%) che registra la peggiore performance giornaliera dell’indice GSCI. Tra gli energetici in calo il greggio Wti (-0,6%) mentre sale il gas naturale (+3,1%). Variazioni contrastate per i metalli preziosi con il future sull’oro questa mattina in linea con la chiusura di ieri intorno a 1365$/oncia. Andamento contrastato anche per gli agricoli dove spiccano i rialzi di cotone (+2,4%) e cacao (+2,1%) ed il calo del mais (-2,8%).
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