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Futures: voglia di rally. Cessate il fuoco in Libia

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New York – Quando manca mezz’ora all’avvio delle contrattazioni, i derivati sui principali indici della borsa americana b>(vedi quotazioni a fondo pagina) scambiano in progresso, facendo pensare ad un avvio di seduta ben intonato, dopo il minirally di ieri che ha permesso ai listini di interrompere una striscia negativa di tre sedute.

Intanto i prezzi del petrolio hanno iniziato a cedere terreno dopo che la Libia ha annunciato un cessate il fuoco immediato. Continua dunque la rimonta, con gli investitori ispirati dall’intervento coordinato del G-7 – il primo dal 2000 – teso a interrompere i rialzi dello yen dopo il terremoto e lo tsunami che hanno devastato il Giappone, provocando la morte di 6.405. Si stima che il bilancio salira’ ancora, dato che a una settimana dalla catastrofe circa 10.200 risultano ancora scomparse.

La notizia ha spinto in rialzo azionario e commodities. Il dollaro, da parte sua, guadagna quasi il 3% nei confronti della valuta giapponese. “Come abbiamo piu’ volte sottolineato, la volatilita’ in eccesso e gli sbalzi di prezzo esagerati nei tassi di cambio hanno avuto implicazioni avverse per la stabilita’ economica e finanziaria”, si legge nel comunicato del G-7.

A contribuire ai rialzi sono anche le speranze che le autorita’ del paese nipponico saranno in grando di riportare la crisi nucleare sotto controllo. Il mercato e’ ottimista nonostante l’allerta nucleare sia appena stato alzato a 5 nella scala di 7 gradini per misurare la gravita’ dell’incidente atomico.

Gli operatori tengono un occhio di riguardo anche ai nuovi sviluppi in Medioriente e Nordafrica. In particolare i riflettori sono puntati sulla Libia, dopo che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha dato la sua approvazione all’utilizzo di una no-fly zone nel paese, autorizzando tutte le misure necessarie per proteggere i civili. I raid aerei contro le forze di Muammar Geddhafi potrebbero avvenire gia’ a partire dai prossimi giorni.

Nel frattempo la situazione rimane molto tesa nella regione del Golfo Persico, la principale area di risorse petrolifere. In Bahrein centinaia di manifestanti si sono riuniti nelle strade della capitale Manama per seppellire un attivista ucciso negli scontri con le forze del governo. L’agenzia S&P ha degradato di due gradini il rating sul credito dell’arcipelago vicino all’Arabia Saudita. Nel frattempo in in Yemen la polizia ha sparato sulla folla uccidendo 11 persone. In totale sembra che siano almeno 30 i morti durantge gli scontri avvenuti nella capitale San’a.

Sugli altri mercati, i contratti del petrolio con scadenza aprile del greggio bruciano due dollari in pochi minuti, accusando un calo di $0,45 a $100,46 il barile. I contratti con scadenza aprile dell’oro avanzano dell’1,05% a $1.419 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro guadagna ancora terreno sul in area $1,4133 (+0,8%). Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale vale il 3,24%, in ribasso di 0,6 punti base.

Alle 14:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 avanza di 15 punti a quota 1.283,8 (+1,18%).

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in rialzo di 18,25 punti a 2244,25 (+0,82%).

Il contratto sull’indice Dow Jones scambia in progresso di 122 punti (+1,04%) in area 11.833.