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Futures Usa migliorano dopo Pil e altri dati

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New York – Quando manca mezz’ora all’avvio delle contrattazioni, i derivati sui principali indici della borsa americana (vedi quotazioni a fondo pagina) scambiano intorno ai livelli di parita’, facendo pensare a un avvio in cauto rialzo.

I dati sono stati accolti positivamente con il Pil che e’ cresciuto dell’1,9% nel primo trimestre (lettura finale) rispetto all’1,8% che si attendevano gli analisti e all’1,8% della lettura precedente. Anche i beni durevoli hanno registrato un risultato migliore delle aspettative.

L’avversione al rischio resta molto alta, tuttavia, come dimostrano i rialzi del franco svizzero, considerata valuta rifugio che garantisce anche buoni ritorni. Nervosismo sopratutto in Europa, dopo che le banche italiane hanno accusato un calo pesante prima di essere addirittura sospese dalle contrattazioni. A pesare sono i rumor di un aumento di capitale di Unicredit volto a evitare il rischio di non superare lo stress test. Piazza Affari cede lo 0,7%, mentre le azioni di UniCredit scivolano di oltre il 4% dopo aver accusato cali pari al doppio (-8%) in mattinata.

Circolano anche voci secondo cui Goldman avrebbe consigliato di vendere a spron battuto ieri sera prima che in una nota l’agenzia Moody’s mettesse 16 istituti italiani sotto osservazione in vista di un declassamento.

L’Europa e’ cosi’ in crisi che non importa nemmeno come verra’ ricoperto il buco di bilancio greco, i controllori dovranno occuparsi di uno dei prossimi due effetti domino del contagio del debito sovrano: la Spagna e l’Italia.

Di certo i problemi del debito Italia non aiutano, con lo spread Btp/Bund che oggi è salito di nuovo, testando i 211 punti base. I BTP, inoltre, secondo il canale Class Cnbc, sono sotto pressione.

La Grecia si impegna a tagli della spesa e aumenti delle tasse per coprire 3,8 miliardi di euro di buco di bilancio. Il portavoce del governo, Elias Mossialos, che accompagna il premier George Papandreou al vertice dei leader europei di Bruxelles, conferma che l’intesa e’ stata conclusa. Secondo quanto riferiscono le fonti, Venizelos avrebbe incluso tra le nuove misure una tassa straordinaria sul reddito tra l’1% e il 5%, un abbassamento a 8 mila euro del livello minimo da redditi a partire dal quale si pagheranno le imposte e un incremento della tassa sul gasolio da riscaldamento.

Un’altra buona notizia oggi è rappresentata dalle dichiarazioni del premier cinese Wen Jiabao che ha scritto sul Financial Times che gli sforzi della Cina volti a contenere l’inflazione stanno funzionando e che per questo il ritmo di crescita dei prezzi allenterà il passo. A tal proposito, buona la performance in Asia, con la borsa cinese che ha chiuso in rialzo del 3% la settimana, la migliore cinque giorni da novembre.

Ieri i listini del Vecchio Continente erano scesi ai minimi di tre mesi dopo che i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione in Usa hanno aumentato l’incertezza sulla solidita’ della ripresa economica.

Oggi si terra’ d’occhio anche il fronte macro. Grande osservato speciale sara’ il Pil Usa dopo il taglio delle stime della Fed. Bernanke ha parlato di una ripresa “ancora frustrante” nella conferenza stampa che ha fatto seguito alla riunione di due giorni di politica monetaria della banca centrale americana.

Focus anche sull’accordo raggiunto ieri a Bruxelles a favore degli aiuti alla Grecia. Il nuovo ministro delle Finanze Evangelos Venizelos, nonostante i tanti problemi e’ riuscito a strappare di fatto un accordo con Ue e Fmi sulle misure di austerita’ quinquennali.

Per quanto riguarda il target del rapporto del 3% tra deficit e Pil in Europa(soglia ideale) il presidente della Commissione Ue Barroso ha dichiarato che l’Europa e’ molto lontana da tutti gli obiettivi che si era fissata per il 2020. Secondo gli analisti anche quelli per 2008 e 2014 non sono realistacamente raggiungibili.

Sul fronte delle commodities, i futures con consegna agosto sul petrolio salgono di un tiepido +0,2% a $91,2 al barile. I contratti analoghi sull’oro sono invece invariati a 1.520,2 l’oncia. L’argento cede lo 0,2% a $34,92 l’oncia.

Sul fronte valutario l’euro scende sui mercati newyorchesi a $1,4222 (-0,24%), con il Dollar Index che avanza di oltre lo 0,1% sulle sei principali valute rivali. Quanto ai Treasury, i rendimenti del decennale sono in calo di 0,3 punti base a quota 2,91%.

Alle 15.00 (le 9:00 ora di New York) il future sull’indice S&P500 avanza di 3,5 punti a 1.280,5.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in progresso di 9,75 punti a 2.247,25.

Il contratto sull’indice Dow Jones fa segnare un rialzo di 24 punti in area 12.000.