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FUTURES USA AVANZANO: DUBAI NON FA PIU’ PAURA

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Quando manca un’ora e mezzo dall’inizio delle contrattazioni i futures sui principali indici borsistici scambiano in progresso (vedi quotazioni a fondo pagina), il che lascia pensare ad un avvio di seduta positivo per la Borsa di New York.

Nel mercato, favorito dall’iniezione di liquidita’ di $114 miliardi della Banca del Giappone, sta inoltre prendendo piede l’idea che la crisi del debito di Dubai sara’ contenuta nella regione. Sebbene il governo dell’emirato abbia confermato di rifiutarsi categoricamente di aiutare Dubai World, e la Borsa della regione abbia perso un altro 5.6%, l’andamento di una serie di asset finanziari rispecchia un certo placarsi delle preoccupazioni circa un effetto domino innescato dalla crisi di Dubai.

I contratti sul metallo prezioso, ad esempio, si sono issati sino a quota $1.199,30 l’oncia sul Globex, raggiungendo un record assoluto, mentre i prezzi del petrolio sono aumentati e l’indice che misura la prestazione del dollaro contro le sue sei valute principali concorrenti ha ceduto lo 0.5%. Il biglietto verde tende ad indebolirsi quando l’appetito degli investitori cresce.

“Con ogni probabilita’ i timori degli operatori circa l’impatto della notizia circa la richiesta di Dubai World di posticipare la restituzione del prestito si placheranno nei prossimi giorni, in considerazione del fatto che la societa’ ha detto che sta cercando di ristrutturare solo $26 miliardi di debito, meno della meta’ dei $59 miliardi di passivita’ in bilancio”, ha osservato Philip Gisdakis, strategist di UniCredit.

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Sul fronte macroeconomico, intanto, cresce l’attesa per la pubblicazione dell’indice ISM manifatturiero di novembre, da cui gli economisti si aspettano un calo al 55% dal 55.7% del mese precedente. Tuttavia non sono da escludere eventuali sorprese positive dopo il rialzo mostrato ieri dall’attivita’ nella regione del Midwest. Sempre oggi il calendario economico prevede la presentazione delle cifre relative alla spesa per le costruzioni di ottobre e le vendite di auto in novembre.

In ambito di notizie societarie, sotto i riflettori General Electric, dopo che un articolo del Wall Street Journal ha riportato che un accordo preliminare con Vivendi sulla quota del 20% di proprieta’ del gruppo francese in NBC Universal, un evento che in settimana dovrebbe consentire alla conglomerata di stringere un accordo piu’ ampio su NBC con Comcast.

Allo stesso tempo l’Opa congiunta lanciata dalla stessa GE e da Toshiba per aggiudicarsi le attivita’ di trasmissione e distribuzione energetica e’ stata superata da quella di Alstom e Schneider Electric.

Staples capeggia la lista, scarna a dire il vero, di societa’ che oggi renderanno noti i propri risultati trimestrali. Si profila una seduta positiva invece per Guess, che ha emesso una guidance sul quarto trimestre superiore alle previsioni di Wall Street.

Sugli altri mercati, sull’energetico guadagna terreno il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre avanzano di $0.70 a quota $77.98 al barile. Sul valutario arretra il dollaro, con l’euro che torna a rafforzarsi nei confronti del biglietto verde a $1.5066. Salgono i prezzi dell’oro: i futures con scadenza dicembre segnano un progresso di $9.70 a quota $1192.00 l’oncia. In flessione i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e’ salito al 3.2300% dal 3.2270% di ieri.

Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in rialzo di 8.30 punti (+0.76%) a quota 1103.10.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in progresso di 15.50 punti (+0.88%) a quota 1783.00.

Il contratto sull’indice Dow Jones sale di 70 punti (+0.68%) a 10404.00 punti.