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FUTURES USA ANCORA GIU’, I DATI NON BASTANO

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A mezz’ora dall’avvio delle contrattazioni i future americani scambiano in territorio negativo (vedi quotazioni a fondo pagina), facendo pensare dunque a un’apertura con il segno meno.

In ambito macro i prezzi alla produzione sono saliti piu’ del previsto in marzo, spinti dai costi di carborante e alimentari, mentre le richieste di sussidio di disoccupazione sono calate. Il calo dell’indice core continua a suggerire che l’inflazione rimane tuttora sotto controllo.

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Attenzione anche all’intervento del Presidente americano Barack Obama previsto per oggi a New York. Obiettivo: spingere per la riforma della finanza. Intanto il segretario del Tesoro Timothy Geithner in un’intervista alla Cbs si e’ detto “assolutamente fiducioso che la riforma finanziaria si fara’”.

Dal fronte societario intanto continuano ad arrivare notizie incoraggianti, ma la reazione del mercato e’ fredda. Infatti, dopo che tante societa’ sono riuscite con una certa facilita’ a superare il test del mercato, le attese sono cresciute negli ultimi tempi.

L’ultima sfilza di conti trimestrali ha visto Pepsico (PEP), Qualcomm (QCOM), eBay (EBAY), Starbucks (SBUX), BB&T (BBT) e Fifth Third (FITB) riportare utili superiori alle stime. Rappresenta un’eccezione Nokia (NOK) che anche se per poco, non ce l’ha fatta a rispettare le previsioni. Nel frattempo la componente del Dow Verizon (VZ) ha registrato cifre in linea, mentre l’azienda di aste online eBay e Qualcomm, produttrice di chip per il settore wireless, perdono terreno a causa di un outlook deludente.

Ma Qwest Communications fa un balzo dell’8% dopo aver raggiunto un accordo per essere acquistata da CenturyLink per una cifra intorno agli $11 miliardi in azioni.

I continui guadagni del biglietto verde intanto non contribuiscono di certo a sollevare il morale degli investitori. L’euro, cosi’ come le Borse del Vecchio Continente, pagano le persistenti preoccupazioni circa la situazione instabile della Grecia. I mercati asiatici hanno invece segnato il passo per i soliti timori circa una stretta monetaria in Cina.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio cedono terreno. I futures con consegna giugno si muovono in calo di $0.98 attestandosi a quota $82.70 al barile (-1.17%). Sul valutario la moneta unica scende a quota $1.3318 (-0.52%). L’oro perde $5.90 (-0.51%) in area $1142.90 circa. I prezzi dei titoli di Stato sono in calo marginale, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.74% (+0.3 punti base).

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 cede 6.20 punti (-0.52%) a 1194.20.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 perde 12.50 punti (-0.62%) a quota 2013.

Il contratto sull’indice Dow Jones scambia in calo di 36.00 punti (-0.33%) a 11023.00.