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FUTURES USA ANCORA GIU’, DATI NON BASTANO

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Quando manca mezz’ora all’avvio delle contrattazioni i futures americani scambiano in territorio negativo (vedi quotazioni a fondo pagina), facendo pensare dunque a un’apertura con il segno meno. Sembra dunque che la corsa dei listini in atto da sei sedute consecutive possa arrestarsi all’indomani di una giornata all’insegna della volatilita’ ma che alla fine aveva visto Dow e S&P 500 tenere importanti livelli tecnici, rispettivamente oltre quota 11000 e 1200.

Fa specie che il mercato sia impostato per una seduta in moderato calo nonostante l’arrivo di una sfilza di dati macro e societari positivi.

I nuovi cantieri edili sono cresciuti dell’1.6% in marzo a quota 626.000 unita’, meglio delle 610.000 previste dagli analisti. Le licenze di costruzione sono invece state pari a 685.000 unita’, livello che e’ superiore al tasso di 625.000 stimato. Il tasso e’ risultato in progresso di ben il 7.5% mese su mese. Venticinque minuti dopo l’apertura l’attenzione si spostera’ sulla fiducia dei consumatori a cura dell’Universita’ del Michigan e Reuters.

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A dire il vero a condizionare in negativo l’umore degli analisti verso il settore tecnologico hanno contribuito la pubblicazione, avvenuta ieri a mercati chiusi, dei conti di Google e AMD, i cui titoli hanno registrato flessioni, dopo che gli analisti piu’ esigenti sono rimasti delusi dai rispettivi conti fiscali.

Oggi si guarda sopratutto alla conglomerata GE e a Bank of America. Nel primo caso, gli utili hanno subito una contrazione del 32%, ma minore del previsto rilasciando indicazioni incoraggianti sull’andamento dell’economia. Nel secondo, dopo tre trimestri consecutivi in rosso, la banca e’ riuscita a tornare in nero nei primi tre mesi dell’anno centrando le attese dei broker. Ecco perche’ il titolo guadagna quasi il 3% nel pre-mercato.

Nel contesto Bank of America ha archiviato il primo trimestre con un utile per azione di $0.28, di 19 centesimi meglio del consensus. Il fatturato e’ sceso invece del 10.6% anno su anno attestandosi a quota $31.97 miliardi contro i $27.97 del consensus. La qualita’ del credito nella maggior parte dei portafogli commerciali ha offerto segnali di miglioramento.

Intanto Mattel e’ tornata a registrare profitti nel primo trimestre, sorprendendo le previsioni, grazie alle attivita’ della bambola Barbie, vero e proprio marchio di fabbrica dell’azienda, e delle nuove linee di giocattoli come Thomas and Friends.

Anche oggi non mancano le operazioni di fusione e acquisizione. Oracle paghera’ $685 milioni ($17 per azione) per aggiudicarsi Phase Forward. Si tratta di un premio del 30%. Cardinal Health e’ stata bocciata a Neutral da Goldman Sachs. Boston Scientific avanza nel pre-mercato del 7.5%.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio sono in flessione. I futures con consegna maggio si muovono in ribasso di $1.15 attestandosi a quota $84.36 al barile. Sul valutario la moneta unica scivola per la seconda volta in sei giorni portandosi a quota $1.3507 (-0.48%). L’oro cede $6.70 in area $1153.60 circa. In buon progresso i prezzi dei titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.8100% dal 3.8480% di ieri.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 perde 4.1 punti (-0.34%) a 1204.40.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 scivola di 5.75 punti (-0.28%) a quota 2029.

Il contratto sull’indice Dow Jones scambia in calo di 18 punti (-0.16%) a 11078.