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Borsa Milano e Wall Street su. Europa +7,3% nel 2015, ma è peggior dicembre dal 2002

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MILANO (WSI) – In rialzo le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari che ha chiuso vicino ai massimi della giornata, in rialzo +1,37% a 21.661,33 punti.  Tra i titoli Yoox Net-A-Porter Group +3,15%, Snam +2,19%, Prysmian +2,98%, Telecom Italia +1,36%, Stm +1,95%, Luxottica +2,51%. Tra le banche Unicredit +1,56% e Ubi Banca +0,55%, Mps sotto pressione con -0,32%, Bper +0,28%, BPM +0,98%, BP +0,23%, Intesa SanPaolo +1,89%.

L’indice Stoxx 600, riferimento dell’azionario europeo, si avvia a concludere tuttavia il peggior dicembre dal 2002. Su base annua, il rialzo è +7,3%, ben lontano tuttavia dal +21% segnato fino al record di aprile. Da allora, il listino è sceso – fino a ieri – del 12%. In calo i volumi scambiati sullo Stoxx 600: flessione -39% rispetto alla media degli ultimi 30 giorni.

I mercati saranno chiusi venerdì, in occasione del Nuovo Anno. Diversi listini, tra cui quelli di Germania, Svizzera e Italia, saranno chiusi anche giovedì, ultimo giorno dell’anno.

Sul valutario, euro in calo a $1,0915 circa, mentre il rapporto dollaro/yen è piatto a JPY 120,45 circa.

Boom per i prezzi del petrolio , dopo il tonfo della vigilia che ha portato sia i futures sul WTI che il Brent Crude a cedere oltre -3% e a scivolare entrambi sotto quota $37.  Entrambi i contratti recuperano la soglia, con il WTI che a New York balza +2,53% a $37,74 e il Brentb che mette a segno un rally +2,84% a $37,66.  Oro piatto, sotto $1070 l’oncia.

Il 2015 è stato decisamente negativo per le materie prime.

Il Bloomberg Commodity Index ha perso -25% nell’anno e anche altre asset class hanno riportato una performance al ribasso. L’indice che misura la performance dell’azionario globale, l’MSCI All-Country Worl Index – che monitora il trend sia dei mercati dei paesi avanzati che di quelli emergenti, ha perso quest’anno -3,9%, mentre i bond globali -2,4%, stando all’indice di Bank of America Merrill Lynch.

Wall Street positiva, sia per i dati arrivati dal fronte economico che per il balzo dei prezzi del petrolio. Focus sull’indice S&P/Case-Shiller, che monitora la performance dei prezzi delle case delle principali 20 città degli Stati Uniti che, nei tre mesi terminati a ottobre, è salito di appena +0,1% su base trimestrale, riportando comunque un balzo, su base annua, +5,5%. Si tratta del rialzo su base annua maggiore dall’agosto del 2014, quando i prezzi salirono del 5,6%. Su base mensile, tuttavia, il rialzo è stato il più debole dal mese di gennaio.

Acquisti sui mercati asiatici, con la Borsa di Tokyo +0,58%. Bene anche Shanghai con +0,85%. Sidney +1,15%.

Buona la performance dell’indice di riferimento dell’azionario asiatico, l’MSCI Asia Pacific Index, che si avvia a soffrire il secondo calo consecutivo su base annua, per la prima volta dal 2002, causa l’indebolimento dell’economia cinese e il forte calo delle commodities.

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