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FUTURES: SI VENDICCHIA, GREGGIO STELLARE

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A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa sono in leggero calo (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio poco negativo per l’azionario. Il petrolio e’ in tensione ai nuovi massimi assoluti. Cosi’ come accade sul valutario per l’euro.

La trimestrale di Bank of America (BAK) e’ stata decisamente negativa, e ha offuscato i numeri positivi della casa farmaceutica Eli Lilly (LLY). La banca, la seconda negli Usa in ordine di grandezza, ha annunciato un un calo dei profitti del 77% dovuto alla crisi subprime, con relative perdite. Nel pre-borsa il titolo perde circa lo 0.20%, in recupero dai minimi. A peggiorare il tono negativo sono stati i commenti del Ceo del gruppo, relativi all’outlook dell’ economia previsto ancora debole per il secondo trimestre.

Eli Lilly (LLY) invece ha riportato un balzo degli utili originato dalle robuste vendite dei farmaci per la cura di diabete, cancro e depressione: i risultati pero’ si sono attestati a livelli leggermente inferiori del consensus.

Peter Cardillo, chief market economist di Avalon Partners, resta comunque fiducioso su una nuova serie di trimestrali positive come quella a cui si e’ assistito nell’ultima parte della scorsa settimana. “Sara’ particolarmente importante seguire i numeri, e gli outlook, delle societa’ che svolgono attivita’ all’estero” ha dichiarato l’esperto.

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Tra le altre societa’ che hanno diffuso i risultati fiscali in mattinata, il gruppo petrolifero Halliburton (HAL) ha riportato un rialzo dei profitti del 6%. Il colosso dei giocattoli Mattel (MAT) ha invece registrato una perdita dovuta ad un rallentamento del segmento ‘Fisher-Price’ e maggiori spese legali. In controtendenza invece la rivale Hasbro (HAS) che ha fatto meglio del previsto. Attesi ora i numeri di Texas Instruments (TXN) e Merck (MRK).

Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio e’ schizzato ad un nuovo record, spinto da nuovi disordini verificatisi sul territorio nigeriano, che ovviamente incidono sulla produzione petrolifera. Nelle contrattazioni elettroniche i futures con consegna maggio segnano un progresso di $0.46 a $117.15 al barile; il massimo intraday e’ di $117.53. Sul valutario, euro su rispetto al dollaro a quota 1.5936. Sale di $11.20 l’oro a $926.40 l’oncia. Stabili infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 3.74%.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 2.20 punti (-0.16%) a 1385.70.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -4.00 punti (-0.21%) a 1899.00.

Il contratto sull’indice Dow Jones perde 15 punti (-0.12%) a 12795.

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