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Futures rimbalzano, ma in Grecia problema cds record

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New York – Quando manca mezz’ora all’avvio delle contrattazioni, i derivati sui principali indici della borsa americana (vedi quotazioni a fondo pagina) scambiano sopra i livelli di parita’, facendo pensare a un avvio in rialzo.

Dal massimo del 29 aprile nell’azionario americano sono stati bruciati oltre mille miliardi di dollari, con l’indice S&P che scambia a 12,8 volte le stime sugli utili societari. Si tratta del valore piu’ vantaggioso da agosto.

Il paniere allargato ha perso il 6,8% da fine aprile con il tasso di disoccupazione che e’ cresciuto in maggio e le vendite di case esistenti che sono calate a sorpresa. Dal 17 febbraio General Electric ha bruciato il 15% del suo valore e Bank of America il 27%.

Gli indici rimangono per lo piu’ incerti in Europa, mentre pesano i timori su un rallentamento dell’economia globale, con gli occhi puntati, in una giornata senza dati macro significativi, sull’intervento del presidente della Bce, Jean Claude Trichet, atteso per il pomeriggio, dopo che i dati dalla Cina hanno mostrato un ribasso delle attivita’ di prestito.

La Bce e la Germania non sono d’accordo sul ruolo che gli investitori dovrebbero avere all’interno del secondo piano di salvataggio di Atene in 14 mesi. La disputa riguarda piu’ di ogni altra cosa il costo che spetta ai creditori. E dev’essere pe questo che i cds sono saliti sopra quota 26. I cambiamenti sul fronte politico sembrano in una fase di stallo, con il supporto politico per entrambi i partiti greci, compresi i socialisti al potere, che e’ sempre piu’ basso.

Si parla del coinvolgimento dei privati, con un’apertura della Germania. Ci sara’ inevitabilmente una soluzione che dia la possibilita’ ad Atene di ricevere aiuti. Per Fabio De Cillis di Ag Markets, intervenuto ai microfoni di Class Cnbc, “ci sara’ un impatto positivo, ma limitato, per il cross euro / dollaro, che ha gia’ corso parecchio”.

Sul valutario terra’ banco la percezione della solidita’ della moneta unica. L’euro avanza dello 0,23% a $1,4381, ma ha raggiunto i minimi storici contro il franco svizzero a 1,2004. Per molti potrebbe raggiungere addirittura la parita’.

Sugli altri mercati, i contratti del greggio con consegna luglio sono in calo di oltre l’1% a $98,17 il barile. I contratti con scadenza luglio sull’oro sono pressoche’ invariati a $1.528,1 l’oncia. Quanto ai Treasury, prezzi ancora in rialzo con il rendimento sul decennale che si attesta a quota 2,98%, avanzando di 0,9 punti base.

Alle 15.00 (le 9:00 ora di New York) il future sull’indice S&P500 avanza di 3,8 punti a 1.268,3.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in progresso di 4,5 punti a 2.222,25.

Il contratto sull’indice Dow Jones guadagna 40 punti in area 11.913.