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FUTURES PROSEGUONO IN CALO, DUBBI SUI FINANZIARI

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Si preannuncia una seduta negativa per l’azionario americano, con i Futures sugli indici principali che quando manca mezz’ora all’avvio delle contrattazioni sono orientati in ribasso (vedi quotazioni a fondo pagina).

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Sui listini grava il contemporaneo deprezzamento delle materie prime e il rafforzamento del dollaro, a cui si sono uniti i timori circa l’economia mondiale, in seguito ai colloqui tenuti nel fine settimana a Lecce dai ministri delle Finanze del G8, i quali hanno iniziato a volgere l’attenzione su come verranno eliminate le misure di rilancio economico, una volta che la ripresa avra’ preso piede.

Nel frattempo gli investitori stanno ottenendo qualche dettaglio in piu’ sul piano dell’amministrazione Obama per rinnovare il sistema finanziario, il maggiore di questo tipo dai tempi della Grande Depressione. Tra le proposte allo studio, una delle piu’ importati riguarda la possibilita’ per la Federal Reserve di avere autorita’ sui maggiori istituti finanziari il cui fallimento potrebbe congelare l’intero sistema.

Intanto l’aggiornamento dell’Empire state index per il mese di giugno, pubblicato prima del suono della campanella, ha deluso le aspettative, evidenziando un calo marcato. Alle 19 italiane sara’ la volta dell’indice dei costruttori immobiliari a cura del NAHB, che dovrebbe fare un po’ di luce sullo stato di salute del settore del mattone.

Per i listini Usa si profila dunque una seduta negativa dopo che la settimana scorsa si era chiusa in positivo. Secondo Lorenzo Di Mattia, manager del fondo hedge Sibilla Global Fund, gli operatori in questo momento temono che la ripresa dell’economia globale, che sembra ormai alle porte, finira’ per essere meno stabile del previsto.

“Lo scenario e’ il seguente: abbiamo una ripresa ma non abbiamo un solido sistema” finanziario, ha dichiarato Mattia, aggiungendo che siamo giunti ad un momento in cui “la ripresa e’ alle porte, perche’ da settembre nessun istituto finanziario di spicco e’ fallito”. Di Mattia ritiene inoltre che molte banche siano ancora relativamente fragili e che un eventuale nuovo shock finanziario potrebbe compromettere la ripresa gia’ nella sua prima fase.

Tra i titoli che dovrebbero polarizzare l’attenzione del mercato, Cemex, che ha annunciato la cessione della sua divisione australiana a Holcim per 2.02 miliardi di dollari australiani, pari a $1.6 miliardi. Nel settore finanziario, la compagnia di assicurazioni Lincoln Financial ha lanciato un aumento di capitale da $2 miliardi, che comprendera’ la vendita di 600 milioni di azioni comuni, $500 milioni di debito senior e $950 milioni di titoli privilegiati.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures con consegna luglio cedono $1.08 a $70.96 al barile. Sul valutario, l’euro scivola nei confronti del dollaro, attestandosi a quota 1.3842. Arretra anche l’oro, a $934.40 (-$6.30) l’oncia. Recuperano leggermente terreno invece i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.7600% dal 3.7880% di venerdi’.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto futures sull’indice S&P 500 e’ in ribasso di 10.20 punti (-1.08%) a 930.50.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -12.50 (-0.84%) a 1473.00.

Il contratto sull’indice Dow Jones cede 95 punti (-1.09%) a 8643.00.