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FUTURES: PARLA BERNANKE E I LISTINI VANNO GIU’

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Ad un’ora e mezza dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa sono in ribasso (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio negativo per l’azionario.

Le ultime dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, stanno pressando i listini, che non sembrano essere in grado di ritrovare la strada dei rialzi dopo il brusco sell-off della scorsa settimana.

Bernanke ha confermato un incremento dell’inflazione negli ultimi mesi, ed ha annunciato che la Banca Centrale e’ pronta ad intraprendere le misure necessarie per garantire la stabilita’ dei prezzi. Cio’ si traduce in una ripresa della politica monetaria restrittiva e dunque in un aumento dei tassi d’interesse che, secondo molti analisti, potrebbe essere effettuato entro l’anno.

A beneficiare di cio’ e’ il dollaro, rafforzatosi nei confronti delle principali valute internazionali. Il cambio nei confronti dell’euro e’ al momento pari a 1.5520. Ad offrire una spinta al greenback era stato gia’ ieri sera il Segretario del Tesoro Henry Paulson, che si era detto “non contrario” ad un intervento sul mercato delle valute in favore del biglietto verde.

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Per la cronaca societaria, Texas Instruments (TXN) ha comunicato nell’after hour di ieri un incremento delle stime sugli utili attesi per il trimestre in corso. Il colosso dei chip per la telefonia si aspetta un EPS compreso tra 43 e 47 centesimi, mentre i ricavi dovrebbero attestarsi in un range di $3.33-3.46 miliardi.

In lieve calo il titolo Apple (AAPL), all’indomani dell’inizio della conferenza degli sviluppatori a San Francisco. Grandi novita’ da parte del gruppo di Cupertino, riguardanti soprattutto il telefono palmare iPhone: maggiore velocita’, introduzione di nuovi software, funzionalita’ GPS, lancio in 70 Paesi e un considerevole taglio di prezzo (da $399 a $199 per la versione da 8 GigaByte).

L’unico dato presente in calendario riguarda l’aggiornamento sulla bilancia commerciale di aprile. Stimato un allargamento del deficit a $60 miliardi.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, si muove al rialzo il petrolio. Durante le contrattazioni elettroniche, i futures con consegna luglio segnano un progresso di 47 centesimi a $134.82. Arretra l’oro a $889.60 l’oncia (-$8.50). Scendono i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.03%.

Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 9.90 punti (-0.73%) a 1353.60.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -17.00 punti (-0.76%) a 1970.75.

Il contratto sull’indice Dow Jones perde 72 punti (-0.59%) a 12223.

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