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FUTURES IN CAUTO RIBASSO IN ATTESA DELLA FED

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Si profila una seduta debole per l’azionario americano, con i contratti sui principali indici di Borsa che quando manca poco piu’ di mezz’ora all’avvio delle contrattazioni sono orientati in moderato calo (vedi quotazioni a fondo pagina) .

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Nelle ultime settimane, risultati societari migliori delle attese, uniti a segnali di stabilizzazione dei travagliati settori bancario e immobiliare, hanno spinto al rialzo i listini. Ma prima di poter allungare il poderoso rally estivo, gli investitori hanno bisogno di vedere che i consumatori sono tornati a mettere mano al portafoglio. Le spese dei consumatori rappresentano infatti circa i due terzi dell’attivita’ economica statunitense e sono considerati pertanto fondamentali per una eventuale ripresa.

Alcune societa’ chiave nel settore delle vendite al dettaglio, come Wal-Mart Stores e Macy’s, renderanno noti i conti fiscali in settimana. Il mercato rivolgera’ l’attenzione anche alle indicazioni della Federal Reserve sullo stato di salute dell’economia. E’ ampiamente atteso il mantenimento dello status quo sui tassi di interesse ma i timori circa l’inflazione stanno iniziando a crescere, obbligando prima o poi la Banca Centrale ad una stretta monetaria.

Il paniere allargato S&P 500 ha chiuso la settimana scorsa con un progresso del 2.3%, favorito dai dati macro rilasciati dal Dipartimento del Lavoro venerdi’, da cui e’ emersa una situazione meno grave del previsto, con il tasso di disoccupazione che e’ sceso per la prima volta da aprile 2008 e con il settore non agricolo che ha perso 247 mila posti in luglio, il numero piu’ contenuto da agosto 2008. Le cifre hanno spinto alcuni economisti, tra cui Laura Tyson e Paul Krugman, a teorizzare la probabile fine della recessione, anche se entrambi hanno preferito esprimere una certa cautela circa la crescita dell’economia sul breve termine.

Gli strategist di UniCredit sottolineano, tuttavia, che anche l’anno scorso c’era chi aveva iniziato a parlare di fine della recessione troppo presto, prima del collasso di Lehman Brothers. “Se da un lato non ci attendiamo il verificarsi di un evento simile sul breve termine, riteniamo che non ci siano le basi per una tale euforia, soprattutto non in Europa”, hanno scritto gli analisti in una nota, citando il rischio di crescenti svalutazioni nei libri delle banche europee e di perdite nel settore immobiliare commerciale Usa.

A dimostrazione della fondatezza di tali preoccupazioni, il proprietario di uffici Maguire Properties dovrebbe riportare una perdita pari a $380 milioni, secondo quanto rivelato dal Wall Street Journal. Stando sempre all’articolo, Maguire dovrebbe inoltre vendere sette edifici.

Tra le altre notizie societarie di rilievo, in mattinata i riflettori potrebbero essere puntati su Dynegy che dovrebbe vendere nove impianti energetici a LS Power Associates per circa $1 miliardo e la resa di circa 500 milioni di dollari in titoli. Nel weekend appena trascorso Microsoft ha raggiunto un accordo per la cessione della sua agenzia pubblicitaria interattiva Razorfish a Publicis per $530 milioni in parte in contanti e in parte in azioni.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico sostanzialmente invariato il greggio. I futures con consegna settembre cedono $0.01 a $70.92 al barile. Sul valutario, euro in cauto rialzo nei confronti del dollaro a quota $1.4167. Arretra l’oro a $955.80 l’oncia (-$3.70). In progresso i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.8300% dal 3.8540% di venerdi’.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in calo di 3.30 punti (-0.33%) a 1003.10.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -7.25 punti (-0.45%) a 1612.50.

Il contratto sull’indice Dow Jones cede 24 punti (-0.26%) a 9301.00.