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FUTURES GIU’, OPERATORI NON CORRONO RISCHI

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A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa sono in ribasso (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio in rosso per l’azionario.

E’ molto improbabile che si possa assistere ad un’estensione del movimento rialzista registrato ieri: il greggio e’ tornato a guadagnare terreno e la pausa per il lungo weekend (lunedi’ i mercati Usa saranno chiusi) potrebbe frenare gli operatori dall’assumere nuove posizioni sull’azionario. Ad offrire un relativo supporto potrebbero essere comunque alcune operazioni di fusioni ed acquisizioni societarie.

Nelle contrattazioni elettroniche i futures con consegna luglio sul petrolio segnano un progresso di $1.26 a $132.07. Ieri si era assistito ad una serie di prese di beneficio sul comparto, dopo l’avanzamento sopra la soglia psicologica dei $135, che hanno causato la prima chiusura in calo dell’oro nero nell’ultima settimana.

Il rialzo dei prezzi energetici, in combinazione con l’impennata di quelli dei prodotto alimentari e delle importazioni, ha sollevato serie preoccupazioni sul corso dell’inflazione, tanto da spingere la Fed a valutare uno stop al taglio dei tassi d’interesse che al momento, ricordiamo, sono al 2.00%.

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Una nota positiva emerge dal comparto societario grazie alla ripresa degli accordi di M&A. Expro International, gruppo britannico specializzato nei servizi petroliferi, ha confermato di essere stato contattato dal rivale statunitense Halliburton (HAL) riguardo un’operazione di takeover valutata circa $3.37 miliardi. Nella giornata di ieri era stata NRG Energy (NRG) ad offrire $9.07 miliardi per l’acquisizione di Calpine (CPN).

Il comparto retail ha ricevuto in mattina un downgrade da parte degli analisti di Credit Suisse ma a salire ugualmente e’ l’azienda di abbigliamento Gap (GPS), forte dell’ultima trimestrale, risultata migliore del consensus.

Un solo dato giungera’ in giornata dal fronte macro, relativo alle vendite di case esistenti per il mese di aprile. Gli economisti si aspettano un calo dell’indicatore a 4.85 milioni dai 4.93 mln di marzo.

Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro e’ in lieve recupero sul dollaro a quota 1.5755. In ripresa l’oro a $926.00 l’oncia (+$7.70). Avanzano i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.86%.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 5.30 punti (-0.28%) a 1387.90.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -4.25 (-0.22%) a 1960.25.

Il contratto sull’indice Dow Jones perde 45 punti (-0.36%) a 12571.

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