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FUTURES: DELUDE IL DATO MACRO, SELL IN CRESCITA

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A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa hanno accelerato al ribasso (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio in rosso per l’azionario.

Ad intensificare le perdite nel preborsa e’ stato il deludente dato sugli ordini dei beni durevoli che a gennaio ha fatto registrare una contrazione superiore al previsto. Nelle ultime tre sedute gli indici si sono sempre spinti al rialzo; gli analisti giustificano dunque i sell del pre-borsa anche con il desiderio degli operatori di intascare parte dei profitti. In calendario sono presenti ancora gli aggiornamenti sulle vendite di case nuove e sulle scorte di petrolio.

Grande attenzione e’ rivolta comunque all’intervento del capo della Fed, per valutare le possibili mosse della Banca Centrale in materia di politica monetaria dopo che l’inflazione ha dato nuovi segnali di ripresa. Il compito base di Bernanke, si sa, e’ quello di garantire la stabilita’ dei prezzi: l’accelerazione della dinamica inflazionistica, sia al dettaglio (CPI) che all’ingrosso (PPI), registrata nei giorni scorsi potrebbe dunque spingere la Fed a terminare la serie di tagli ai tassi che hanno portato il costo del denaro all’attuale 3%.

Gli operatori tuttavia continuano a sperare in un proseguimento della politica accomodante in modo da permettere all’economia Usa di assorbire meglio gli effetti di un mercato immobiliare ancora in calo e della crisi del credito. I governatori della Banca Centrale hanno gia’ informato infatti che in questo particolare momento sarebbe bene prestare maggiore attenzione al rischio recessione che non all’aumento dei prezzi.

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A livello societario, Toll Brothers (TOL), societa’ leader nel comparto delle costruzioni di lusso, ha riportato una perdita trimestrale dovuta a svalutazioni. Il titolo arretra dello 0.52%, Nel comparto farmaceutico, pressioni su Amgen (AMGN) e Johnson & Johnson (JNJ) per via di una ricerca che i prodotti contro l’anemia commercializzati dalle societa’ potrebbero causare il decesso in alcuni pazienti. Tra i titoli hi-tech, in calo Microsoft (MSFT) multato di 899 milioni di euro ($1.2 miliardi) da parte della Commissione Europea per pratiche condotte nel 2004 contrarie alla regolamentazione antitrust.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio continua a trattare ai massimi assoluti. I futures con consegna aprile sono in rialzo di 16 centesimi a $101.04 al barile. Sul valutario, euro ad un nuovo record nei confronti del dollaro a 1.5033. L’oro avanza di $8.30 a $957.20 all’oncia. In recupero i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.80%.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 10.30 punti (-0.74%) a 1372.50.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -16.25 punti (-0.90%) a 1780.50.

Il contratto sull’indice Dow Jones perde 79 punti (-0.62%) a 12620.

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