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FUTURES CONFERMANO CALI MALGRADO BENI DUREVOLI

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A Wall Street si profila un avvio di seduta negativo, con i contratti sui principali indici azionari che quando manca mezz’ora all’inizio delle contrattazioni scambiano in ribasso (vedi quotazioni a fondo pagina). Particolarmente debole il settore tecnologico, con l’indice composito Nasdaq che e’ sceso sotto i livelli di parita’ in ottobre, mentre il Dow e l’S&P 500 resistono ancora in positivo sul mese.

Nonostante i dati confortanti giunti dal fronte macroeconomico, con gli ordini di beni durevoli cresciuti in settembre per il quarto mese sugli ultimi sei, la Borsa statunitense rimane impostata per un avvio di seduta in rosso. Si tratterebbe della quarta giornata consecutiva di cali. Se da un lato i dati sono un segnale evidente che le fabbriche stanno contribuendo alla ripresa dell’economia, e’ anche vero che se paragonata all’anno scorso la domanda di beni durevoli e’ in calo del 24%. Le richieste di prestito immobiliare intanto hanno accusato un calo per la terza settimana di fila.

Ricca l’agenda di trimestrali societarie. Prima del suono della campanella hanno infatti reso noti i propri conti 33 societa’ del paniere allargato S&P 500, tra cui ConocoPhillips, General Dynamics, Goodyear Tire & Rubber e International Paper. Qwest Communications ha riportato un calo dei profitti meno accentuato delle previsioni, una notizia che ha spinto i titoli in rialzo del 3% circa. La compagnia di assicurazione WellPoint ha chiuso il trimestre in ribasso rispetto ad un anno prima (ESP pari a $1.53), ma ha battuto le stime. La notizia e’ stata accolta con favore dal mercato, con le azioni che si muovono in progresso di oltre il 2.5%.

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Nel frattempo i titoli di Visa si muovono in controtendenza (+2%), dopo che l’azienda di carte di credito ha annunciato di aver archiviato il trimestre con un utile di $514 milioni e di aver lanciato un piano di acquisto di azioni proprie del valore di $1 miliardo.

“I mercati hanno iniziato a digerire i numeri con meno euforia rispetto agli ultimi sei mesi, percio’ abbiamo bisogno di assistere alla pubblicazione di dati che diano un impeto al rialzo piu’ consistente”, commenta Simon Denham, managing director di Capital Spreads.

In ambito macroeconomico alle 15 sara’ la volta delle vendite di case nuove, cifre che verranno pubblicate ad un giorno dalla lettura chiave sul PIL del terzo trimestre. Intanto la Banca Centrale norvegese dovrebbe alzare i tassi di interesse, raggiungendo Australia e Israele tra quei Paesi che hanno deciso di adottare una politica di stretta monetaria dopo la crisi creditizia.

Nel frattempo prosegue la settimana record dal punto di vista del mercato del reddito fisso, con il governo che emettera’ $41 miliardi di titoli a cinque anni, mentre giovedi’ saranno messi sul mercato $31 miliardi di titoli a sette anni. L’esito dell’asta non si conoscera’ prima delle 18 italiane.

In Europa intanto i mercati azionari cedono terreno un po’ ovunque, dopo che le cifre fiscali della produttrice di software SAP e del colosso del metallo Accelor Mittal hanno deluso le attese. La flessione dei profitti di quest’ultima e’ stata del 76% nel terzo trimestre, mentre sia gli utili che i ricavi del gruppo tecnologico hanno fatto peggio delle stime.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico cede terreno il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre fanno segnare un calo di $0.81 a quota $78.74 al barile. Sul valutario avanza il dollaro, con l’euro che si indebolisce nei confronti del biglietto verde a quota $1.4799. Frenata dell’oro: i futures con scadenza dicembre scambiano in ribasso di $3.20 a quota $1032.20 l’oncia. In progresso i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.4500% dal 3.4620% di ieri.

Alle 14:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 4.40 punti (-0.41%) a quota 1056.00.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in flessione di 3.25 punti (-0.19%) a 1716.50.

Il contratto sull’indice Dow Jones e’ in calo di 33.00 punti (-0.34%) a 9802.00.

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