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FUTURES: BUON RIMBALZO DEI TITOLI FINANZIARI

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A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa sono in netto rialzo (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio positivo per l’azionario.

A fare da volano agli acquisti nel preborsa sono le trimestrali delle banche d’affari Goldman Sachs (GS) e Lehman Brothers (LEH) risultate entrambe migliori del consensus. I titoli salgono rispettivamente del 6% e del 14%. I numeri fiscali delle due banche hanno parzialmente rassicurato gli operatori sulle condizioni delle societa’ finanziarie e sulle relative posizioni di liquidita’

Sembra cosi’ esserci spazio per un rimbalzo dei listini dopo la sessione volatile di ieri, resa nervosa dalla notizia dell’acquisto di Bear Stearns da parte di JP Morgan ad una cifra estremamente bassa ($236 milioni). Nonostante restino forti incertezze sulla reale condizione di molte istituzioni finanziarie, sulla scia della crisi del credito, gli operatori mostrano un certo ottimismo nel preborsa in vista della decisione della Fed sui tassi d’interesse per cui e’ atteso un taglio fino a 100 punti base. Il Fmoc presieduto da Ben Bernanke si e’ appena riunito a porte chiuse a Washington nel palazzo della Federal Reserve (vedi foto).

Domenica sera la Banca Centrale ha operato un abbassamento di emergenza del tasso di sconto dello 0.25%; piu’ tardi stasera decidera’ in che misura proseguire la politica monetaria di tipo “accomodante” con cui sono stati abbassati i tassi d’interesse a breve fino all’attuale 3%. Date le critiche condizioni del mercato, la maggior parte degli operatori si attende un taglio del costo del denaro pari ad un punto percentuale secco, nel tentativo di rilanciare l’economia evitando la recessione. Si tratterebbe del primo taglio di tali dimensioni dal lontano 1982.

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Gli analisti restano comunque divisi sull’atteggiamento della Fed. Per alcuni, Bernanke & Co. hanno commesso un grave errore a rivedere i tassi in maniera eccessiva in un periodo di tempo relativamente ridotto; per altri invece le mosse operate fino a questo momento non sono ancora sufficienti ad instaurare un clima di fiducia tra gli investitori, pronosticando di conseguenza ulteriori manovre nei prossimi mesi.

Contrastati i numeri giunti negli ultimi minuti dal fronte macro. I prezzi alla produzione
sono cresciuti in linea con le attese nel mese di febbraio, ma la versione “core” del dato e’ risultata in progresso oltre le stime. Nel settore immobiliare, in calo i nuovi cantieri edili ma ad un livello migliore del consensus, hanno invece deluso le attese i numeri sulle licenze di costruzione.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, tratta in rialzo il petrolio. I futures con consegna aprile sono in progresso di $2.35 a $108.03 al barile. Sul valutario, l’euro e’ ancora in rialzo rispetto al dollaro, ora scambiato a 1.5785. L’oro e’ in progresso di $5.20 a $1007.80 all’oncia. Arretrano i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.37%.

Alle 14:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in rialzo di 19.20 punti (+1.50%) a 1298.70.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna +22.25 punti (+1.31%) a 1717.50.

Il contratto sull’indice Dow Jones guadagna 138 punti (+1.15%) a 12135.

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