Quando manca un’ora e mezzo all’avvio delle contrattazioni i futures Usa viaggiano intorno ai livelli di parita’, (vedi quotazioni a fondo pagina), preannunciando una partenza all’insegna dell’incertezza.
A tenere banco sono, ancora una volta, le banche centrali. Se la decisione di quella giapponese (che martedi’ ha ridotto il costo del denaro allo zero) aveva sorpreso, quelle odierne di Bank of England e Bce hanno centrato le attese. Entrambe hanno confermato l’attuale livello del costo del denaro, rispettivamente allo 0.5% e 1%. Ora si aspetta con particolare attenzione la consueta conferenza stampa del governatore dell’Eurotower Trichet. Focus su qualsiasi indicazione che potrebbe giungere sul fronte valutario alla luce della poderosa corsa in atto dell’euro, salito oltre quota $1.40 per la prima volta da febbraio.
Il dollaro nel frattempo continua a indebolirsi, lasciando sempre piu’ operatori nella convinzione che il 3 novembre prossimo la Federal Reserve annuncera’ l’adozione di un nuovo allentamento monetario.
Sul fronte societario oggi inizia ufficialmente la stagione delle trimestrali con il colosso dell’alluminio Alcoa, i cui conti sono attesi a mercati chiusi.
L’agenda macro prevede le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, alla vigilia del rapporto governativo del lavoro, vero market mover dei listini.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna novembre salgono dello 0.54% a quota $83.68 il barile. Il derivato con scadenza dicembre dell’oro segna +0.97% a $13460.80 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro avanza dello 0.40% a quota $1.3985.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 scambia in progresso dello 0.14% a quota 1157.30.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 avanza di 1.25 punti a 2005.50 (+0.06%).
Il contratto sull’indice Dow Jones registra un +14 punti a quota 10920 (+0.13%).
