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FUTURES ANCORA IN ROSSO, POCO SUPPORTO DAI DATI

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A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa continuano a trattare sotto la linea di parita’ (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio in rosso per i listini azionari.

A mettere pressione nel preborsa sono le ultime indicazioni della Banca Centrale Usa che hanno risvegliato i timori sui rischi inflazionistici e sul conseguente, possibile rialzo dei tassi d’interesse, proprio quando gli investitori iniziavano ad apprezzare la possibilita’ di un vicino taglio del costo del denaro. E un campanello d’allarme e’ stato suonato in mattinata anche dalla BCE che ha sottolineato come lo scenario dei prezzi di Eurolandia presenta rischi al rialzo nel medio termine.

Negativi anche i segnali giunti dal fronte macroeconomico. Nel mese di marzo i prezzi all’importazione hanno registrato un rialzo dell’1.7%, nettamente oltre le attese degli economisti pari a +0.8%. Peggiori delle attese anche i numeri sulle richieste di sussidio da parte dei senza lavoro, salite di 19 mila unita’ nell’ultima settimana a quota 342 mila (consensus 320 mila).

A pesare sul sentiment degli operatori sono anche le aspettative sui risultati trimestrali delle aziende e sulle prospettive di crescita futura. Le stime riportano di una crescita media degli utili, per le societa’ facenti parte dell’indice S&P500, di circa il 4%, ben al di sotto del tasso a doppia cifra a cui ci eravamo abituati negli ultimi 4 anni.

Nella giornata di ieri, la societa’ finanziaria MGIC Investments ([[MTG]]) e l’azienda hi-tech Research In Motion ([[RIMM]]) (nota per la tecnologia BlackBerry) hanno deluso le attese degli analisti. Dura la risposta del pubblico investitore: RIMM cede quasi 7 punti percentuali nel preborsa.

Alcune note positive emergono dal settore retail. Wal-Mart ([[WMT]]), Dillards ([[DDS]]), e Gap ([[GPS]]) tra le altre hanno riportato risultati migliori delle attese. Tuttavia, la diversa posizione in calendario delle festivita’ pasquali rispetto allo scorso anno potrebbe inficiare sui risultati del mese in corso.

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Nel comparto energetico, il petrolio sta estendendo i guadagni in mattinata. Nelle contrattazioni elettroniche i futures con consegna maggio segnano un progresso di 67 centesimi a $62.68 al barile.

Sul valutario l’euro e’ in progresso sul dollaro a quota 1.3458. In lieve ribasso l’oro: i contratti sul metallo prezioso arretrano di 30 centesimi a $681.40 l’oncia. In leggero rialzo i titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.71%.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 3.10 punti (-0.21%) a 1445.50

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -4.75 punti (-0.26%) a 1808.00.

Il contratto sull’indice Dow Jones e’ in calo di 20 punti (-0.17%) a 12533.