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FUTURES ACCELERANO SULLA SCIA DEL LAVORO

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Si profila una seduta decisamente positiva per il mercato azionario americano, con i contratti sui principali indici di Borsa che quando mancano poco meno di un’ora all’avvio delle contrattazioni scambiano in netto progresso (vedi quotazioni a fondo pagina).

Gli investitori hanno accolto con grande entusiasmo le cifre pubblicate dal governo relativa al rapporto mensile sul mercato del lavoro, da cui e’ emersa una perdita di posti di lavoro risicata e un tasso di disoccupazione tornato al 10%. Subito dopo la pubblicazione di tali cifre i futures hanno esteso i guadagni dopo un avvio di mattinata molto cauto: il contratto sul Dow segna un +1.08%, quello sull’S&P un +1.22% e +1.28% il Nasdaq.

Gli strategists di Citi prevedevano una cifra pari a 100.000 posti persi, che si confronta con gli 11.000 annunciati, pur sottolineando l’attenzione del mercato sarebbe stata rivolta in particolare alla cifra del tasso di disoccupazione, che in ottobre si trovava sui livelli piu’ alti dal 1983.

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Michael Hart, uno degli analisti dell’istituto, ha scritto in una nota ai clienti che “se il tasso continua a crescere dopo il rialzo a sorpresa del mese scorso, i mercati reagiranno negativamente e alimenteranno gli acquisti della valuta Usa, anche se la perdita di posti dovesse diminuire a quota 100.000”.

In ambito societario, e’ soggetta a forti pressioni al ribasso Take-Two Interactive Software (-17%), dopo che la societa’ di videogame ha lanciato un allarme sui profitti a causa della performance deludente del videogioco sul baseball. Di tutt’altro tenore la seduta di Marvell Technology (+1%), dopo che gli utili della produttrice di circuiti integrati hanno superato le stime degli analisti nel terzo trimestre.

Sotto i riflettori il settore bancario, dopo che grazie alla cessione di titoli al prezzo di $15 ciascuno, Bank of America, la maggiore erogatrice di prestiti degli Stati Uniti, ha raccolto $19.3 miliardi. Si tratta della cifra piu’ alta mai guadagnata da una societa’ Usa in un’operazione di emissione di titoli da almeno il 2000.

Cattive notizie per Citigroup: il rifiuto del Dipartimento del Tesoro americano di vendere la quota del 34% in suo possesso sta mettendo il bastone tra le ruote al tentativo dell’istituto di restituire i $20 miliardi rimanenti dei prestiti ottenuti dal governo nell’ambito del piano di salvataggio TARP.

Sugli altri mercati, sull’energetico guadagna terreno il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre avanzano di $0.38 a quota $76.84 il barile. Sul valutario tenta il riscatto il dollaro contro l’euro, con la moneta unica che vira in rosso a quota $1.5003. In flessione i prezzi dell’oro: i futures con scadenza dicembre segnano un calo di $20.90 a quota $1197.40 l’oncia. In pesante contrazione i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e’ salito al 3.4700% dal 3.800% di ieri.

Alle 14:45 (le 8:45 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in progresso di 15.90 punti (+1.45%) a quota 1113.90.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in rialzo di 25.00 punti (+1.40%) a quota 1805.25.

Il contratto sull’indice Dow Jones guadagna 133 punti (+1.28%) a 10485.00 punti.