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FUSIONI: HP-COMPAQ NON S’HA DA FARE

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Secondo un sondaggio condotto dalla banca d’affari Merrill Lynch, la maggior parte dei responsabili degli acquisti di prodotti e servizi high tech presso 75 societa’ statunitensi e 25 europee e’ contraria alla fusione tra i colossi informatici Hewlett-Packard (HWP – Nyse) e Compaq Computer (CPQ – Nyse).

Ben il 46% dei chief information officer (Cio), infatti, voterebbe contro la fusione a causa del possibile calo del servizio. Solo il 25% ha espresso parere favorevole sull’operazione, mentre il 29% si e’ dichiarato ‘neutrale’.

I Cio hanno posticipato le previsioni di ripresa della spesa per la tecnologia dell’informazione dalla seconda meta’ di quest’anno al 2003, e prevedono di ridurre gli acquisti di prodotti Hewlett-Packard e Compaq del 4% e del 10% ripettivamente.

Ma a esprimere parere negativo sulla fusione non sono solo i ‘clienti business’. Il 21% degli azionisti di Hewlett-Packard, incluse le famiglie dei due fondatori e il fondo pensione Calpers (California Public Employees’ Retirement Systems), hanno reso noto che voteranno contro l’operazione.

In particolare, Walter Hewlett, che si e’ battuto per mantenere indipendente l’azienda fondata dal padre, si e’ detto fiducioso che l’operazione verra’ abbandonata.

Secondo Hewlett, il matrimonio tra le due societa’ distruggerebbe il valore del titolo del gigante delle stampanti. Da sola, l’azienda – ha ripetutamente sottolineato Hewlett – ha migliori possibilita’ di crescita.