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FUSIONE HP-COMPAQ: UNA LUNGA VIGILIA DI THRILLING

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Ormai e’ questione di poche ore. Martedi’ 19 marzo gli azionisti del colosso dei pc Hewlett-Packard (HWP – Nyse) si riuniranno in assemblea per votare sulla fusione della societa’ con Compaq (CPQ – Nyse) Compaq.

Ma la vicenda continuera’ a tenere il mercato con il fiato sospeso ancora a lungo. Il conteggio dei voti, infatti, come per le presidenziali Usa, potrebbe durare diverse settimane, secondo quanto spiegato da William Marsh, cofondatore di IVS Associates, la societa’indipendente che verifichera’ il risultato dell’assemblea.

E cosi’, non soltanto si decidera’ se dare il via libera alla piu’ grande fusione nel settore dell’high tech mai realizzata in precedenza, del valore di ben $20,5 miliardi, ma avra’ fine la battaglia infuocata , condotta sul grande palcoscenico dei media, tra Carleton Fiorina, l’a.d di Hewlett packard favorevole all’operazione, e Walter Hewlett, membro del consiglio di amministrazione e figlio del co-fondatore della societa’ di stampanti, da sempre contrario all’acquisizione di Compaq.

Il futuro e’ nelle mani degli indecisi. Ancora poco chiara e’ la posizione di Capital Research & Management e di State Street Global Advisors, che insieme detengono il 5,9% di Hewlett Packard.






































































































FUSIONE HP-COMPAQ
I CONTRARI FAVOREVOLI
Hewlett/Packard families 18,00 * Barclays
Global
3,10 *
Bank
America
2,80 Putnam
Investment
2,50
Brandes
Partners
1,30 Alliance
Capital
2,30
Calpers 0,40 Banc One
Capital Mgt.
0,30
Victory
Capital Mgmt.
0,36 Fla. Bd. of
Admin.
0,24
Torray 0,36 Ohio
Teachers
0,20
New York
Teachers
0,36 Federated
Investors
0,16
New State
Pension
0,31 Carly
Fiorina
0,10
Wells
Fargo
0,23 Pa. School
Employees
0,10
Dreman
Value
0,21 Roy
Papp
0,04
Matrix
Asset Advisors
0,20 Domini
Social
0,03
Colorado
Employees
0,07 Remaining
ISS clients
11,41 *
Ohio Public
Empoyees
0,03
California
Teachers Systems
0,01
Totale 24,63 Totale 20,41
Fonte dati: WSI

* Valori in percentuale


* Azionisti che dovrebbero
votare secondo la raccomandazione dell’Iss.

Da non dimenticare poi i piccoli azionisti, che, in caso di estremo equilibrio, potrebbero rappresentare l’ago della bilancia. Il futuro di Hewlett e della stessa Carly Fiorina, che potrebbe perdere la stessa poltrona di a.d. nel caso in cui la maggioranza degli investitori pronunciasse un secco no, potrebbe cosi’ dipendere da coloro che detengono una quantita’ esigua del capitale di Hewlett.

Strano ma vero. Se i grandi investitori istituzionali non hanno mancato di esprimere nei giorni scorsi le loro posizioni, (vedi tabella in fondo alla pagina), i piccoli azionisti molto probabilmente rimarranno incerti fino all’ultimo. E sia Carly Fiorina che Walter Hewlett non stanno certo perdendo tempo, inondando di mail e di telefonate le decine di migliaia di piccoli azionisti che, a mala pena, hanno in portafoglio 200 azioni Hewlett.

In base agli ultimi dati, gli azionisti che rappresentano il 24,5% del capitale di Hewlett, hanno detto pubblicamente che voteranno contro la fusione. L’8% si e’ dichiarato invece a favore. Il numero potrebbe salire al 20% se i clienti dell’ISS (Institutional Shareholders Services) , decidessero di seguire il consiglio della societa’ di consulenza degli azionisti dando il via libera all’operazione.

Difficile riuscire a prevedere il voto finale.
Nel frattempo il mercato sembra scommettere sul fallimento del progetto di fusione. Considerando lo spread tra i due titoli azionari (essendo il tasso di concambio pari a 0,6325 azioni HP per ogni azione Compaq), si osserva come lo spread sia salito dal 14,3% di venerdi’ a oltre il 17% della seduta odierna, riflettendo anche l’intenzione di molte banche d’affari di opporsi senza riserve alla fusione. Tra queste, Banc of America e il fondo pensione Calpers .

Dunque, a questo punto, saranno proprio i piccoli investitori a condizionare il futuro dell’industria informatica. E non sara’ sicuramente facile prendere una decisione relativa ad una operazione che avra’ non poche ripercussioni sulla compagine societaria dei due gruppi.

La nascita del nuovo colosso dell’informatica, infatti, implicherebbe il licenziamento di ben 15.000 dipendenti. L’incidenza sugli azionisti non sarebbe minore. Se la fusione fallisse, il titolo Hewlett Packard crescerebbe nel breve periodo. L’approvazione dell’operazione, invece, metterebbe il titolo sotto pressione, secondo diversi osservatori di mercato.

Non solo. Gli stessi investitori si chiedono se, in base a quanto dichiarato piu’ volte da Walter Hewlett, per caso HP non farebbe meglio a rimanere da sola.

Il problema, affermano gli analisti, e’ che HP e’ arrivata a livelli di investimento molto bassi che potrebbero intaccare i suoi livelli di redditivita’. Basta pensare che l’investimento in ricerca e sviluppo e’ di appena il 5%, quando secondo molti operatori dovrebbe essere almeno due volte tanto.

La fusione con Compaq potrebbe stimolare gli investimenti. Ma molti sottolineano come una fusione di queste dimensioni potrebbe rivelarsi un fallimento, esponendo in modo eccessivo HP alla debolezza del settore pc. Di conseguenza, il valore del fatturato potrebbe scendere per tutto il 2003.

E nel frattempo, mentre cresce la tensione, Carly Fiorina e Walter Hewlett continueranno in queste ultime ore a portare avanti la loro battaglia pubblicitaria, che ha raggiunto nei mesi scorsi la colossale cifra di $100 milioni.