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Fumare in auto, rende l’abitacolo una “camera a gas”

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Quello che prima era solo un possibile rischio, adesso è stato scientificamente dimostrato grazie agli studi di alcuni esperti dell’Università di Aberdeen.

Gli scienziati scozzesi, basandosi anche su studi precedenti effettuati da alcuni ricercatori dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano e da alcuni colleghi britannici dell’University of Leeds, hanno condotto degli studi dettagliati e sono arrivati alla dimostrazione che fumare in macchina è dannoso per tutti coloro che risiedono nell’abitacolo, fumatori e non.
Nel condurre questi studi, gli scienziati scozzesi hanno esaminato un totale di 17 passeggeri, di cui 14 fumatori, e gli hanno fatto compiere più di 100 viaggi, variando da un tragitto minimo di 5 minuti (tempo medio per fumare una sigaretta) ad uno di oltre un’ora.

La concentrazione di polveri sottili in auto

Durante questi viaggi, gli esperti hanno esaminato la presenza delle particelle di diametro microscopico dannose alla salute.
Il risultato è stato che alla sola accensione della sigaretta, la crescita di queste particelle è esponenziale, indipendentemente dal fatto che il finestrino fosse aperto oppure chiuso.
Dopo i primi minuti, la concentrazione di polveri sottili (PM2,5 e PM10) era pari a 700 mg per metro cubo, mentre quella del monossido di carbonio registrava un valore di 6ppm.
Inoltre, nello spazio interno dell’autovettura, si registrata anche la presenza di composti organici volatili (benzene su tutti) altrettanto dannosi per l’incolumità umana.

Il fumo passivo nei bambini

Dopo circa 15 minuti dallo spegnimento della sigaretta, la concentrazioni delle polvere era ancora tale da rappresentare un rischio per l’incolumità dei passeggeri (300 mg per metro cubo), in particolare per quelli che soffrono d’asma, di malattie cardiovascolari e soprattutto per i bambini.
Infatti i bambini, soprattutto i neonati, compiono un numero maggiore di respiri rispetto a quelli fatti da un adulto ed hanno un sistema immunitario meno sviluppato e quindi più debole e non sono dotati della capacità di poter schivare il fumo passivo proveniente dalla sigaretta, rischiando il contatto diretto con esso.
Questo può provocare dei danni molto gravi per l’incolumità del bambino, rendendolo più vulnerabile a malattie di natura respiratoria e mettendo anche a repentaglio la sua stessa vita.

Fumare in auto e la sicurezza stradale

Inoltre il fumo è dannoso anche per lo stesso fumatore che, oltre ai danni diretti provocati dalla sigaretta, andrebbe incontro anche alle conseguenze dannose del fumo passivo dato che l’effetto che si va a creare (anche nel caso di finestrino completamente aperto) è quello di una specie di “camera a gas” che lo avvolge completamente.
Senza contare che, nel caso il fumatore fosse il guidatore stesso, si andrebbe incontro a dei rischi anche per quanto riguarda la sicurezza per strada.

La sigaretta, oltre modo, può rappresentare anche una distrazione per colui che guida, in particolare nei momenti che comprendono l’accensione e anche nel caso ci fosse un contatto tra il fumo e gli occhi del guidatore.
Per questo motivo, molte associazioni si stanno impegnando nella lotta che ha come obiettivo quello di vietare di fumare una sigaretta in macchina.

Fra queste, la più attiva è la Royal College of Physicians Tobacco Advisory Group la quale, basandosi anche sugli studi condotti fino a oggi, ha chiesto espressamente di stabilire una multa per i fumatori in auto.
Anche a Mosca, nell’incontro internazionale riguardo alla sicurezza stradale mondiale che si svolge annualmente, è stato affrontato questo problema.
Ad oggi, gli unici paesi che hanno preso provvedimenti sono gli USA, il Canada, Cipro e Sudafrica che hanno stabilito una multa per tutti coloro che fumano e hanno un bambino a bordo.
Nel Regno Unito, invece, la multa è stata estesa a tutti coloro che guidano mezzi pubblici e di lavoro.