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FRANCE TELECOM: RIDISEGNATO IL SUO FUTURO

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La telefonia europea è scoppiettante e tutta in crescita, al traino di una locomotiva targata France Telecom.

Alla borsa di Parigi il titolo è in crescita del 14% a €18,49. Molto bene anche Deutsche Telekom, +5,53% a €12,98. In Italia Olivetti cresce di un più modesto 1,21% a €1,25.

Il mercato sta apprezzando in modo indiscutibile il piano di intervento del governo in aiuto del gruppo di cui è azionista di maggioranza.

E’ previsto un finanziamento di €9 miliardi, che sarà disponibile nel 2003-2004. Il finanziamento avrà maturità di 18 mesi e sarà rimborsabile in azioni.

Il piano ha stabilito anche un aumento di capitale da €15 miliardi, una svalutazione di alcune attività, come quella di Wind, controllata da Enel, in cui France Telecom detiene il 26%. C’era già stata un’altra svalutazione nel passato, da €4,3 miliardi a €3,2 miliardi.

E’ nei piani che France Telecom riduca i costi e congeli assunzioni e dividendi.

In futuro, è stato fatto sapere senza tuttavia fornire indicazioni più precise sui tempi, France Telecom emetterà un bond da €6 miliardi, e nei prossimi tre anni ridurrà la forza lavoro di 22.000 unità.

L’obiettivo è far scendere l’indebitamento che è ormai arrivato a €70 miliardi, dei quali €15 miliardi sono a scadenza nel 2003.

Il governo francese si è detto in parte responsabile di questa situazione ma ha fatto sapere che non intende scendere al di sotto del 50% nel capitale France Telecom.

Per il 2003 il management stima tagli significativi agli investimenti in conto capitale. L’ebitda (o mol: margine operativo lordo) per il prossimo anno è atteso in crescita del 10% e il fatturato del 5%.

Il piano di salvataggio dovrà ora passare al vaglio dell’Antitrust di Bruxelles.

Le banche di affari si sono così espresse:

S&P, rating sul debito a lungo BBB- con outlook stabile.

Fitch, rating BBB- sul debito senior non garantito e outlook stabile.

Merrill Lynch, ha alzato il giudizio a “Buy”, cioè comprare”, da “Neutral”.