Il settore dei fondi pensione torna a guardare all’azionario controbilanciando, in parte, la brusca ritirata degli investitori, dovuta agli attacchi dell’11 settembre.
Fidelity Investments, numero uno nei fondi pensioni, pur non pubblicando numeri definitivi, ha annunciato di aver registrato un afflusso di nuova liquidita’ nei suoi fondi durante il mese di ottobre.
Vanguard, secondo gestore di fondi pensioni americani, dichiara di aver registrato addirittura un saldo positivo nei suoi portafogli azionari. I dati riportano infatti un deflusso per $1,3 miliardi in settembre e nuove entrate per $2,0 questo mese.
Nonostante la batosta ricevuta, gli investitori sono stati tranquillizzati dal diffuso consiglio degli esperti di vedere le azioni come un investimento di lungo periodo. I dati confermano che per quanto le recenti performance siano state deludenti, l’investimento azionario risulta ancora di gran lunga la scelta vincente allungando opportunamente l’orizzonte temporale.
Va sottolineato che i dati vanno comunque confrontati con quanto successo in passato. Settembre infatti e’ risultato un mese difficile altre volte. Secondo i dati dell’ICI (Investment Company Institute) durante la crisi del 1987 gli investitori ritirarono il 3,1% del denaro investito in azioni dai fondi, mentre quest’anno settembre ha registrato un saldo negativo di “soli” $28 milioni pari allo 0,8% del capitale gestito.
Al di la’ dei terribili eventi che hanno cambiato l’America negli ultimi tempi, le dichiarazioni dei rappresentanti dei fondi tendono a confermare che anche l’investimento di lungo periodo segue un andamento ciclico. Almeno dal punto di vista dei numeri le prospettive di fondo non sono cambiate.
