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FONDI NERI: “NON DESTABILIZZIAMO IL SISTEMA” DICE SCAJOLA

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(WSI) – «Ogni iniziativa giudiziaria che vuole riportare la legalità è ben accolta ma non c’è dubbio che ogni iniziativa giudiziaria ha dei contraccolpi. C’è bisogno di una moralità più forte ma anche di non destabilizzare il sistema». È durissimo il richiamo del ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola a margine del secondo forum economico del Mediterraneo, in merito all’inchiesta su presunti episodi di corruzione che ha coinvolto il settore delle telecomunicazioni, in particolare Fastweb e Telecom Italia Sparkle.

ROMANI – Un simile auspicio è stato espresso dal vice ministro alle Comunicazioni Paolo Romani: «Mi auguro che le inchieste non pregiudichino lo sviluppo delle società coinvolte». A margine di una conferenza stampa sul superamento del digital divide, Romani preferisce non entrare nel merito della vicenda: «Aspettiamo che il lavoro della magistratura faccia il suo corso». Tuttavia l’augurio, prosegue, è che «questo non sia d’intralcio ai progetti di sviluppo di banda larga a cui partecipano tutti gli operatori di telecomunicazioni, compresi Telecom Italia e Fastweb». E in merito alle due aziende dice di non vedere «fuga di responsabilità». Riferendosi in particolare al rinvio da parte di Telecom dell’esame dei conti e del piano, ha commentato: «Telecom Sparkle è un’azienda strategica e mi sembra un atteggiamento di giusta cautela». Su Fastweb: «Ho sentito le dichiarazioni dell’amministratore delegato secondo il quale la colpa è di due dirigenti che sono stati licenziati. Fino a prova contraria non posso non fidarmi della buona fede dei responsabili».

MARCEGAGLIA – Il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ribadisce la fiducia nei confronti della magistratura: «Nel direttivo abbiamo riconfermato che per noi il tema della legalità è un tema fondamentale su cui vogliamo continuare a lavorare. Abbiamo anche riconfermato che abbiamo totale fiducia nei confronti della magistratura e altrettanta fiducia e auspicio che le persone coinvolte possano dimostrare la loro estraneità ai fatti».

BORSA – Nel giorno in cui Silvio Scaglia è atteso in Italia dal Sud America dove si trovava per lavoro, in Borsa Fastweb subisce una ulteriore frenata (-5,53% a 14,35 euro), mentre il calo di Telecom (-3,12% a 1,56 euro) non si discosta molto dai valori dell’apertura. Nella sede di Piazza Affari è in corso il consiglio di amministrazione di Telecom, presenti anche i soci spagnoli di Telefonica. L’approvazione del bilancio e del piano industriale è stata rinviata a causa della bufera giudiziaria che ha travolto la controllata Sparkle. Scaglia è atteso a Roma nel pomeriggio, l’interrogatorio di garanzia si terrà probabilmente venerdì nel carcere di Regina Coeli.

FINI – Dal presidente della Camera Fini arriva invece una precisazione in merito alla notizia di una telefonata tra Pugliese e Mokbel in cui sarebbe stato citato: «In relazione ad alcune frasi intercettate e pubblicate su alcuni quotidiani, il presidente della Camera Gianfranco Fini esclude in modo categorico di aver direttamente, o tramite la propria segreteria, o terzi, telefonato al senatore Di Girolamo, ed esclude altresì di averlo convocato nei propri uffici o altrove per incontri o riunioni» scrive il portavoce Fabrizio Alfano. Mercoledì Fini aveva detto di non ricordare di aver conosciuto o convocato Di Girolamo («Andrò a vedere l’agenda di quell’anno», il 2008 ndr).

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