Società

FONDI: GUADAGNI FACILI, NON PIU’ DI TANTO

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Uno studio dell’AIMR su USA, Uk, Singapore e Hong Kong fa luce sugli stipendi dei money manager del mondo. In crescita ovunque, nonostante i mercati. Ma sempre più legati proprio a questi ultimi.

Anche se sono ben lontani dai 12 miliardi che Zidane riceverà a stagione dal Real Madrid, i gestori di fondi di tutto il mondo sembrano caversela bene quanto a stipendi. Secondo un’indagine condotta dall’Association for investment management and research, l’AIMR, in collaborazione con la Russel Reynolds associates, una società di headhunting, lo stipendio medio di un gestore inglese si aggira intorno ai 200 mila dollari all’anno, poco più di quanto guadagna un collega statunitense -190 mila all’anno-. Un money manager di Hong Kong guadagna 136 mila dollari l’anno e un gestore di Singapore 112 mila. Cifre che salgono di molto se si guarda allo stipendio di un senior fund manager: da 710 mila dollari a oltre 1 milione di dollari l’anno.

E in Italia? In base ai dati pubblicati da il Mondo in edicola il 13 luglio, la finanza continua a essere il settore che paga di più: in un anno i guadagni dei money manager sono cresciuti del 20% e stanno ancora aumentando, con differenze notevoli da società a società. In media, un asset manager percepisce in un anno tra i 400 e i 500 milioni di lire, divisi fifty fifty tra fisso e variabile. Secondo un’indagine condotta sempre da Il Mondo nel 1999 la fotografia del risparmio gestito parlava di stipendi tra i 500 e i 700 milioni di lire per responsabili di società di gestione e tra i 200 e i 500 milioni per un buon gestore azionario. In ogni caso, di retribuzioni minime per un gestore senior tra i 120 e i 150 milioni lordi.

Se si va però più a fondo nell’analisi dei dati disponibili, si scorge come le retribuzioni siano strettamente legate all’andamento della gestione: il variabile, in Italia come nel resto del mondo, può arrivare fino al 50% della retribuzione base. Variabile dunque anche in funzione dell’andamento dei mercati che la cronaca di questi ultimi mesi non vede brillare in nessun paese del mondo.

Risparmiatori senza guadagni uguale allora a gestori senza stipendi? Difficile dirlo: se le commissioni di performance, che alcune società continuano a prelevare mensilmente, hanno eroso i guadagni dei risparmiatori, già ridimensionati dall’andamento deludente delle borse, i money manager dalla loro hanno probabilmente un orizzonte temporale più elevato del mese per il raggiungimento degli obiettivi target. E dunque c’è ancora tempo per vedersi riconosciuto il bonus.

Inutile dire, stando ai dati forniti da AIMR, che gli uomini guadagnano più delle colleghe, anche se ricoprono cariche di minor importanza: negli USA un uomo ha uno stipendio medio di 210 mila dollari, contro i 160 mila che la collega in media guadagna. Neanche la carriera appiana le differenze: dopo 10 anni di esperienza nell’asset management un uomo continua a guadagnare più della collega, 265 mila dollari contro una media di 214.500 dollari.

*Germana Martano è il Caporedattore di Morningstar.it

www.morningstar.it