Società

FLESSIONE A BREVE
A PIAZZA AFFARI?

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*Financial Trend Analysis e’ una societa’ che opera nel settore dell’Analisi Tecnica. Le analisi di borsa qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

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(WSI) –
Piazza Affari si è ben comportata nel corso del 2005 con l’indice delle Blue Chips, l’S&P Mib che ha performato meglio rispetto al Mibtel. E proprio dal confronto grafico tra questi due panieri emerge un gap superiore al punto percentuale che trova spiegazione nel differente comportamento dei listini nell’ultimo mese di contrattazioni. Se da una parte infatti l’S&p Mib ha seguito l’andamento degli altri mercati europei, superando (seppur con un pò di ritardo) i precedenti record annuali, il Mibtel non è ancora riuscito in tale impresa. Una circostanza che lascia qualche dubbio sulle capacità di un ulteriore apprezzamento a breve, ma che stando a quanto accaduto sugli altri mercati dovrebbe ritardare soltanto temporaneamente il superamento della resistenza posta a quota 27000.

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Lo scenario tecnico di medio lungo periodo resta in generale positivo e suscettibile di un ulteriore miglioramento almeno nella prima metà del 2006, con i due indici potenzialmente in grado di salire sugli obiettivi posti rispettivamente sui 29000 punti per il Mibtel ed in area 38000 per l’S&P Mib. Se guardiamo più al breve tuttavia emerge chiaramente come Piazza Affari necessiti di una sosta corroborante prima di allungare nuovamente il passo. L’ipercomprato sui principali oscillatori e la concomitante presenza di resistenze che si stanno dimostrando ostiche per entrambi gli indici in questione, inducono infatti alla prudenza.

Se da una parte il Mibtel sta battagliando con i citati 27mila punti senza trovare per il momento lo spunto vincente, dall’altra anche l’S&P Mib sembra aver incontrato sulla parte superiore del canale in forza dai bottom del marzo 2003, attualmente a 36000/100 circa, un valido antagonista in grado di rallentarne la corsa. E dunque il ritorno fino anche sui 34000/500 punti andrebbe interpretato positivamente e non minaccerebbe le possibilità di un successivo allungo verso i suddetti target di medio lungo termine.

Il quadro tecnico inizierebbe invece a deteriorarsi in caso di discese sotto 33mila per farsi poi critico alla violazione di area 31800/32000. Discorso analogo per il Mibtel che ha circa 1000 punti di margine per assorbire una eventuale flessione di breve, ma che dovrà comunque dimostrarsi reattivo ed oltrepassare quanto prima lo scoglio di quota 27000 per dare continuità al rialzo degli ultimi anni. Le prospettive tornerebbero a farsi negative solo al di sotto dei 24500 punti.

Per quanto concerne i singoli settori restano interessanti ed ancora capaci di sostenere la crescita dei listini come avvenuto negli ultimi mesi, sia quello Finanziario (Banche e Assicurazioni) sia quello Tessile e Abbigliamento oltre che quello delle Costruzioni. Ad un bivio invece le Telecomunicazioni ed i Servizi di Pubblica utilità che in mancanza di convincenti segnali di ripresa (superamento dei massimi di settembre) rischiano di compromettere buona parte del recupero degli ultimi due anni. Per il comparto energetico, infine, sotto ai riflettori nel 2005, l’anno entrante si presenta come interlocutorio e idoneo per consolidare i recenti e lauti guadagni. Difficile immaginare un ripiegamento significativo, tuttavia il comparto dell’energia potrebbe impiegare almeno la prima parte del 2006 per costruire una base dalla quale fare partire un nuovo impulso rialzista.

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