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First Citizens Bank acquisisce quasi tutta la Silicon Valley Bank

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La maggior parte degli asset di Silicon Valley Bank, fallita nei primi giorni di marzo, verranno acquistati da First Citizens Bank. A riferire la novità è stata la Federal Deposit Insurance Corporation, che ha comunicato, inoltre, che proprio oggi, lunedì 27 marzo 2023, le 17 ex filiali di Silicon Valley Bank apriranno sotto l’insegna di First Citizens Bank.

L’operazione include, tra l’altro, l’acquisto di qualcosa come 72 miliardi di dollari di asset di Silicon Valley Bank, che sono stati scontati di 16,5 miliardi di dollari. Il regolatore statunitense ha ricordato che lo scorso 10 marzo 2023, SVB era in possesso di asset pari a 167 miliardi di dollari e depositi per un ammontare di 119 miliardi di dollari.

First Citizens Bank: chi è

Cerchiamo di capire chi sia First Citizens Bank, la banca che si è presa in carico la maggior parte degli asset di Silicon Valley Bank. L’istituto ha sede a Raleigh, nella Carolina del Nord, e in questo momento si definisce la più grande banca statunitense a controllo familiare.

Al 31 dicembre 2019, la società gestiva 574 filiali in 19 stati; tuttavia, il 72% dei depositi della banca erano in North Carolina e South Carolina. La banca venne aperta il 1° marzo 1898 come Bank of Smithfield. Si è trasformata in First National Bank of Smithfield e si è fusa con Citizens National Bank per diventare First e Citizens National Bank. Nel 1929 cambiò nome in First Citizens Bank and Trust Company.

I dettagli dell’acquisizione di Silicon Valley Bank

Grazie a questa operazione, Federal Deposit Corporation (Fdic) ha intenzione di placare le tensioni che si sono venute a generare sui mercati finanziari statunitensi. Il tracollo di SVB, infatti, è il più grande fallimento bancario Usa avvenuto dai tempi di Lehman Brothers. Stando a quanto è stato anticipato, qualcosa come 90 miliardi di dollari in titoli e in altre attività, continueranno a rimanere in amministrazione controllata per disposizione della stessa autorità di vigilanza.

Fdic, inoltre, ha ricevuto diritti di rivalutazione delle azioni di First Citizens BancShares (Raleigh, Carolina del Nord), azioni ordinarie con un valore potenziale fino a 500 milioni di dollari. Fdic ha provveduto, inoltre, a trasferire tutte le attività ed i depositi di SVB in una nuova banca ponte: lo scopo di questa operazione è quello di proteggere i depositi che, in questo momento, sono all’interno della banca fallita.

Da oggi, lunedì 27 marzo 2023, le ex filiali di Silicon Valley Bank – complessivamente sono 17 – apriranno con l’insegna First-Citizens Bank & Trust Company. Per quanto riguarda i clienti di Silicon Valley Bridge Bank National Association il destino è diverso: dovrebbero continuare ad utilizzare le attuali filiali, fino a quando non riceveranno un avviso direttamente da First-Citizens Bank & Trust Company, con il quale viene comunicato loro che le conversioni dei sistemi sono state completate per permettere il servizio completo in tutte le sue altre filiali.

Ricordiamo che Silicon Valley Bank era la sedicesima banca statunitense per asset. La banca aveva un ruolo primario nel finanziamento delle startup negli Stati Uniti d’America. La banca è crollata dopo l’improvvisa corsa ai depositi, che ha spinto le autorità di regolamentazione statunitensi ad intervenire immediatamente. Il Tesoro americano, la Fdic e la Federal Reserve avevano, fin da subito, stilato e definito una serie di piani per assicurare i titolari dei conti correnti, ma soprattutto per permettere loro di poter avere pieno accesso ai propri depositi. La Fed, proprio per arrivare a questo risultato, ha introdotto un nuovo strumento di prestito per le banche per evitare che si potessero ripetere nuovi collassi.