Finmeccanica conta di definire la questione di Ansaldo energia con una partnerhip ed eventualmente un collocamento in borsa entro un mese, un mese e mezzo. Lo ha detto il condirettore generale e direttore finanziario della società, Alessandro Pansa durante una conferenza stampa per la presentazione dei conti 2009.
“Noi – ha affermato il manager – stiamo portando avanti quello che abbiamo dichiarato il 28 gennaio. C’è un negoziato con alcuni possibili partner ai quali cedere una quota di minoranza della società e cerchiamo di farlo attraverso una operazione che consenta ad Ansaldo energia di avere un accesso vantaggioso a importanti mercati commerciali e di fare in modo, una volta che questi mercati siano stati aggrediti, di collocare sul mercato la società dando agli azionisti e al mercato un’azienda con maggiore valore e dimensioni”.
Secondo Pansa, “la scelta se procedere o no in questa direzione non è questione di prezzo o valutazione ma di prospettive industriali che questa scelta ci porterebbbe. Se queste saranno soddisfacenti l’operazione si farà; diversamente, e Ansaldo Sts lo dimostra, Finmeccanica è in grado di fare un collocamento in Borsa di successo per lei e conveniente per compratori”.
Sui tempi Pansa ha ribadito: “contiamo di riuscire a farlo a breve; non siamo alle prime battute né alla prima fase. Siamo in una condizione piuttosto avanzata ma molto difficile. Contiamo in un tempo non molto lungo, un mese un mese e mezzo, di arrivare alla conclusione”.
Nel corso di un incontro con gli analisti a margine della presentazione dei conti 2009, il presidente e amministratore delegato della società, Pier Francesco Guarguaglini ha poi affermato che Finmeccanica conta di confermare le proprie guidance nel 2010 e di aumentare i risultati nel 2011.
“Siamo fiduciosi di mantenere le guidance nel 2010 e di migliorare i risultati nel 2011”, ha detto Guarguaglini.
Quanto agli ordini, ha aggiunto il condirettore generale e direttore finanziario, Alessandro Pansa, “la società conta di raggiungere ordini superiori a 22 miliardi di euro nel 2010 e nel 2011”. La quota che non proviene dai tre mercati domestici (Italia, Uk e Usa) passerà dagli 8,4 miliardi del 2009 agli 11,5 miliardi del 2010 e 2011
Oggi il titolo Finmeccanica guadagna a Piazza Affari l’1,55%.