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Finlandia: ancora a rischio voto sul piano di aiuti alla Grecia

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro ieri si è assistito ad un rialzo dei tassi governativi e swap a fronte di una chiusura contrastata dei listini azionari.

Sui periferici si è registrato un nuovo record per il differenziale Portogallo-Germania, dopo che il Fmi ha dichiarato che il prestito da 26 Mld€ (parte del prestito totale da 78 Mld€) “comporta importanti rischi”. Secondo il Fmi le misure legate al prestito potrebbero non riuscire ad alleviare il debito del paese con effetti negativi sulle prospettive di finanziamento del governo.

Intanto il ministro delle finanze Schaeuble in una lettera al Fmi, Bce e paesi dell’area Euro chiede che i creditori della Grecia contribuiscano in modo “quantificato e sostanziale” ad ogni altro pacchetto di aiuti.

Schaeuble si è mostrato inoltre a favore dell’ipotesi di uno swap sui bond che estenda la scadenza del debito in circolazione di sette anni, aggiungendo di essere fiducioso che il negoziato sulla partecipazione dei creditori privati sia concluso prima dell’Ecofin del 20 giugno.

In Finlandia Katainen, leader del partito conservatore, vincitore alle elezioni del 17 aprile, che aveva escluso dalla sua coalizione di governo il partito degli euroscettici dei Veri finlandesi, dopo due mesi non è riuscito a formare il nuovo governo ed ha deciso di iniziare un secondo giro di consultazione tra i partiti.

Questa volta in gioco vi è l’approvazione del nuovo piano di aiuti alla Grecia. Se Katainen dovesse fallire ancora una volta spetterà al leader dei social democratici Urpilainen (secondo partito alle ultime elezioni) iniziare nuove consultazioni.

I social democratici hanno già dichiarato che per eventuali futuri finanziamenti sarà necessario la partecipazione dei creditori privati e la vendita di asset da parte del paese in difficoltà.

L’Italia ha annunciato un’emissione sindacata sul titolo indicizzato all’inflazione 2026.

Negli Usa la giornata di ieri ha visto tassi di mercato in lieve calo sulla parte a breve e stabili su quella a lunga in un contesto ancora di cali per i principali indici di borsa, realizzati nella parte finale della sessione.

A favorire le vendite sono stata anche le parole del governatore della Fed, Bernanke, il quale ha riconosciuto che la crescita economica Usa è rallentata, ma sta comunque procedendo ad un ritmo moderato. Nonostante ciò il governatore ha dichiarato di attendersi un recupero per la seconda metà dell’anno.

Riguardo alla politica monetaria, Bernanke ha fatto intuire che le condizioni economiche continuano a richiedere tassi d’interesse ancora bassi per un periodo esteso di tempo.

A proposito delle parole di Bernanke riguardo ad un rallentamento dell’economia statunitense, il presidente Obama ha dichiarato ieri che il governo potrebbe considerare un’estensione delle misure di stimolo implementate lo scorso anno.

Per oggi non sono attesi dati macro di rilievo ad eccezione della pubblicazione del Beige Book in serata.

Valute: euro stabile verso dollaro con il cross che neanche nella seduta di ieri è riuscito a portasi sopra quota 1,47. Oggi il cross potrebbe mantenersi nel range stretto 1,46-1,47 in attesa della riunione di domani della Bce.

Lo yen vs dollaro si colloca in prossimità dei massimi da 1 mese con il cross sceso sotto soglia 80 e poco al di sopra del supporto 79,55. Una rottura al ribasso di tale valore potrebbe dar luogo ad un marcato movimento ribassista sul cross a causa dell’elevato livello di ordini automatici di stop-loss collocati sotto tale soglia. Qualora il calo fosse duraturo, potrebbe dar luogo anche ad un nuovo intervento congiunto sul mercato da parte del G7 nel tentativo di indebolire lo yen.

Stabile l’euro/yen al di sotto della resistenza collocata a 117,90.

Materie Prime: in rialzo il comparto energetico guidato dal petrolio.

Nonostante nella riunione odierna dell’Opec possa essere discusso un eventuale aumento della quota produttiva del cartello, gli operatori hanno acquistato il greggio sul mercato. La motivazione potrebbe risiedere in aspettative di maggiore domanda in futuro e minore capacità produttiva residua da parte dei paesi produttori. Oggi sono attesi anche i consueti dati settimanali sulle scorte Usa.

Giornata positiva per i metalli industriali, mentre i preziosi hanno avuto un andamento contrastato. Contrastati pure gli agricoli con il rialzo dello zucchero (+3,2%) ed il calo del cotone (-4,5%).

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