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FINANZA: LA CRISI E’ TUTT’ALTRO CHE FINITA

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(WSI) – In Germania è atteso l’indice Ifo di marzo che potrebbe evidenziare al ripresa del trend decrescente, con una penalizzazione sia della componente corrente che di quella prospettica. In Italia invece è atteso il dato relativo alla fiducia delle imprese di marzo. Particolarmente atteso il discorso di Trichet al parlamento europeo, soprattutto dopo le preoccupazioni sulla forza dell’Euro che in più occasioni sono state recentemente sottolineate (leggere MUTUI: TRICHET, IL PEGGIO NON E’ PASSATO)

Tassi di Interesse: ieri i tassi di mercato europei hanno chiuso la sessione in rialzo sulla scia dell’andamento positivo dei mercati azionari. Il differenziale sul tratto 2-10 anni è sceso sotto i 42 pb, così come rimane in prossimità dei 50 pb lo spread sul decennale Italia-Germania. Ieri la Bce ha collocato all’asta 15 Mld$ della durata di 28 giorni a fronte di 34 richieste per 31,237 Mld$. La Bce ha inoltre annunciato un’asta di rifinanziamento di 91 giorni per un ammontare di 50 Mld€. La debole chiusura di ieri dei listini Usa potrebbe condizionare l’andamento delle borse di oggi per cui si potrebbe assistere ad un calo dei tassi di mercato. Sul decennale il supporto si colloca a 3,82%.

Negli Usa tassi di mercato in calo sulla scia delle non favorevoli notizie macro. In particolare la fiducia dei consumatori di marzo è arrivata ai minimi da marzo 2003, con la componente aspettative addirittura ai minimi dalla fine del 1973. Ha impattato negativamente soprattutto il forte peggioramento della percezione della situazione sul fronte occupazionale, che lascia ipotizzare un altro mese di contrazione del numero degli occupati. Inoltre l’indice S&P Case/Shiller relativo ai prezzi delle case in 20 aree metropolitane, a gennaio ha continuato a segnare un calo a/a per il tredicesimo mese consecutivo.

Nel frattempo Goldman Sachs ha portato a circa 500Mld$ le stime delle perdite derivanti dalla crisi sui mutui, indicando come la principale conseguenza di tale ipotesi potrebbe tradursi in un restringimento del credito. Il mercato azionario ha invece beneficiato del recupero dei titoli del comparto delle materie prime, queste ultime in recupero grazie al deprezzamento del Dollaro. Nel breve il livello di resistenza si colloca intorno a 3,55% sul decennale.


Valute: Dollaro in deprezzamento verso Euro sulla scia dei non favorevoli dati macro. Oggi l’attenzione è molto focalizzata anche sulle indicazioni sullo stato dell’economia tedesca, per verificare se è ancora corretta l’assunzione di una buona tenuta della prima economia dell’area. La resistenza oggi si colloca in prossimità di 1,5670 a fronte del supporto a 1,5530. Ieri lo Yen si è deprezzato verso Euro mentre si è lievemente apprezzato vs Dollaro mantenendosi poco sopra 100. Per oggi verso Euro la resistenza si colloca a 157, verso Dollaro a 101. Nuovo record dello Yuan cinese vs Dollaro. Prosegue la marcia di avvicinamento verso la soglia dei 7 Yuan/$.


Materie Prime: giornata positiva per il comparto grazie al ritorno della debolezza del Dollaro sui mercati valutari. E’ tornato a salire il greggio spinto dai timori che gli scontri nel sud dell’Iraq possano danneggiare la produzione. Oggi sono attesi i dati sulle scorte Usa. Buon andamento per i metalli industriali guidati da rame e nichel con rialzi superiori al 3%. Tra i preziosi forte rialzo del platino (+5,2%). In crescita anche l’oro (+1,8%). Tra gli agricoli forte rialzo del grano (+4,7%) poiché la siccità che sta colpendo il sud degli Usa minaccia il raccolto. Bene anche la soia (+4%) ed il mais (+3,8%) in seguito alle proteste degli agricoltori in Argentina contro l’aumento dei dazi sulle esportazioni.

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