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Sempre più consulenti integrano la behavioral finance nei loro servizi

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La finanza comportamentale è una disciplina che offre strumenti per conoscere e dominare le emozioni e i pregiudizi che vengono sollecitati quando si investe il proprio denaro. In un anno in cui si sono visti dapprima il più rapido crollo azionario di sempre, poi un recupero altrettanto impressionante, i nervi dei risparmiatori sono stati messi a dura prova.

Così, in questo 2020, anche la popolarità della finanza comportamentale (behavioral finance) è cresciuta fra i consulenti. Secondo un sondaggio condotto da Charles Schwab e Cerulli Associates su 300 advisor, ben l’81% dei consulenti finanziari americani utilizza elementi di finanza comportamentale nella comunicazione con il cliente. Un solido incremento di 10 punti rispetto al 71% dell’anno scorso. Di pari passo, è aumentata dal 58 al 62% la quota di consulenti che dichiara di fare uso della behavioral finance nella costruzione del portafoglio.

E’ significativo notare, poi, come i consulenti che ricorrono alla finanza comportamentale abbiano avuto il doppio delle chance di aggiungere nuovi clienti alla propria rete (il 62%) rispetto ai consulenti che non fanno uso di queste tecniche.

In vari modi avevamo già trattato su Wall Street Italia della rilevanza della behavioral finance per il risparmio. L’investitore, infatti, assume spesso atteggiamenti non razionali guidati da istinti come l’eccesso di fiducia nella propria comprensione del mercato, o, all’opposto, l’atteggiamento di paralisi dettato dalla paura di perdere tutto.

Questi estremi, come prevedibile, sono stati ampiamente sollecitati dai saliscendi visti quest’anno sui mercati. I consulenti che hanno registrato il bias dell’avversione alle perdite fra i loro clienti sono aumentati dal 29 al 40%; parallelamente, l’eccesso di fiducia è stato osservato dal 26% degli intervistati contro il 17% dell’anno scorso (le risposte risalgono al periodo compreso fra marzo e aprile, quando i mercati avevano già iniziato invertire la rotta dopo il coronacrash).

“La finanza comportamentale è sempre stata rilevante, ma questo momento particolare mette in luce il valore che può avere sulla pratica di un consulente”, ha affermato Asher Cheses, analista presso Cerulli Associates.