Società

Fiducia consumatori al minimo record, a Natale spese -3,7%

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Roma – Nuovo brutto colpo per l’economia italiana. Nel mese di novembre, l’indice che misura la fiducia dei consumatori è sceso ai valori minimi dal 1996, anno in cui sono iniziate le serie storiche. Di fatto, il dato ha toccato il minimo di sempre. Lo ha reso noto l’Istat, precisando che la flessione è stata da 86,2 a 84,8.

In calo sia sia la componente riferita al clima economico generale (da 71,5 a 69,4 l’indice), sia quella personale (da 91,0 a 90,9). Aumenta l’indicatore del clima corrente (da 91,9 a 92,3) mentre quello riferito alla situazione futura è in diminuzione (da 78,2 a 75,2).

In miglioramento il giudizio sulla situazione economica dell’Italia (da -136 a -133 il saldo), mentre le aspettative future peggiorano (da -59 a -64), così come le prospettive per la disoccupazione sono in aumento (da 108 a 114 il saldo).

Il dato è un effetto naturale del giogo fiscale che si è abbattuto sulla popolazione. Anche se secondo i più ottimisti, siamo ormai al fondo e l’indicatore a questo punto dovrebbe solo risalire. Hanno ragione?

Intanto una cosa è certa: guardando al trend delle aspettative sul futuro, nonostante il premier Mario Monti continui a parlare di miglioramento in corso, il popolo italiano teme per il futuro.

Guardando attentamente ad altre componenti del dato, da segnalare che le opinioni e le attese sulla situazione economica della famiglia peggiorano (da -71 a -75 e da -33 a -35 i rispettivi saldi). Il saldo dei giudizi sul bilancio familiare diminuisce (da -24 a -25), mentre, sia le opportunità attuali di risparmio che le possibilità future registrano un miglioramento (da 135 a 143 e da -95 a -94 i rispettivi saldi). [ARTICLEIMAGE]

I giudizi sull’opportunità all’acquisto di beni durevoli risultano stabili (-111 il relativo saldo). Il saldo dei giudizi sull’evoluzione recente dei prezzi al consumo è in diminuzione (da 74 a 69). Le valutazioni sull’evoluzione nei prossimi dodici mesi indicano una attenuazione della dinamica inflazionistica (da 30 a 28 il saldo). A livello territoriale il clima di fiducia aumenta lievemente nel Mezzogiorno, mentre diminuisce nel resto del Paese.

Il crollo della fiducia dei consumatori al minimo dal 1996 pesera’ sulla shopping natalizio per regali, cibo e divertimento che è stimato in calo del 3,7%, con effetti negativi sulle opportunità di ripresa dell’economia. E` quanto afferma la Coldiretti sulla base dell’indagine “Xmas Survey 2012” di Deloitte in riferimento al dato dell`indice di fiducia dei consumatori a novembre a 84,8.

Se negli Stati Uniti l`andamento delle vendite di Natale è iniziato con un black Friday che ha fatto segnare un calo delle vendite dell’1,8% per 11,2 miliardi di dollari secondo ‘shoppertrack’, istituto di ricerca, “le prime indicazioni – sottolinea la Coldiretti – non sono positive neanche in Italia per quel 30% che effettua le spese delle feste già prima del mese di dicembre per evitare file e cercare di risparmiare”.

La situazione di crisi ed il contenimento delle tredicesime favorisce un clima di sfiducia che – precisa la Coldiretti – porta ad una riduzione della spesa complessiva che penalizza soprattutto i regali che subiscono un taglio record dell`8,6% cento ed i divertimenti (-0,3%) mentre tiene l`acquisto di cibo (+2,1%)”.
(TMNEWS)