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FELTRI LASCIA “LIBERO” E VA DI NUOVO A “IL GIORNALE”

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Vittorio Feltri torna a dirigere Il Giornale. Lo ha comunicato l’azienda alla redazione. Feltri, già direttore di Libero, firmerà il quotidiano fondato da Indro Montanelli a partire dal prossimo 24 agosto. Alessandro Sallusti assumerà l’incarico di condirettore. Feltri, 66 anni, fu direttore del Giornale dal gennaio 1994 al dicembre 1997.

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Per Feltri, ricorda Il Giornale in una nota, si tratta di un ritorno, avendo diretto «con straordinario successo» il quotidiano dal 1994 al dicembre del 1997. L’Editore gli augura quindi buon lavoro e ringrazia «con riconoscenza» Mario Giordano per «l’ottimo lavoro svolto». In meno di due anni di direzione, Giordano, si legge ancora nel comunicato, «ha realizzato una importante riforma grafica ed editoriale, riuscendo in una fase economica molto difficile a consolidare e addirittura allargare la diffusione del quotidiano». Giordano assumerà l’incarico di direttore nuove iniziative news Mediaset dal 24 agosto.

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(WSI) – Il terremoto è appena iniziato: come dago-anticipato, tra i rosicamenti di Feltri, il direttore a pallini di “Libero” se ne va con Sallusti condirettore e l’amministratore Di Giore, ritorna a far casino a “Il Giornale”. Ma, ovviamente, è solo la prima scossa: il peggio deve ancora venire.

Chi andrà a prendere il posto del permalosissimo orobico infeltrito – che aveva di certo qualche motivo di rompere con l’editore Giampaolo Angelucci? Il vice direttore del giornale, il para guru Paragone? Nisba. Trombato in Rai, trombatissimo anche su carta. Il toto-nomime fa un nome invece, davvero interessante: Franco Bechis. L’unico che può sparare ogni giorno un editoriale ad alto tasso di populismo incazzato modello Feltri, ma che a differenza del Vittorio a pallini ha nel cassetto tutte le notizie per rendere bombastico il quotidiano (e Minzo ha fatto di tutto pur averlo al suo fianco al Tg1).

E Mario Giordano dove trasloca? Chi dice al Tg5 ma molti scommettono che prenderà la poltrona di Belpietro a “Panorama”. Con Belpietro che corona finalmente il suo sogno catodico: dirigere il Tg5.

Da parte sua, un Mimun, con la causa che ha aperto con la Rai per le ferie non pagate, destinato a Rai Fiction è un’ipotesi ormai tramontata (anche per l’opposizione di Marimba). Invece c’è ampio spazio da occupare a La7, dove andrebbe a ricoprire una doppia direzione di rete e Tg. Qui, poi, c’è da considerare l’obiettivo di Berlusconi di acchiapparsi le frequenze del digitale terrestre con qualche Tarak che correrà in suo aiuto (eufemismo), ammazzando così le mire di Sky.

A proposito di Sky: circola con insistenza la voce di un cambio a SkyTg24: fuori Carelli, dentro Gianni Riotta…

Il terremoto continua in Rai: ma qui si aspetta il trionfo prossimo di D’Alema per incoronare Bianca Berlinguer al Tg3 e Di Bella a Rai3 (salvo orrori in dirittura d’arrivo). Per Rai Fiction, il Cavaliere del Cialis ha un asso nella manica che per ora è tenuto basso per evitare il solito bombardamento da parte del partito Rai.

Ma altre novità arrivano leggendo questa mattina Italia Oggi. Nella ristrutturazione di “Panorama” si legge: “la Mondadori vuole trasferire nella sua sede lombarda sono: Karen Rubin, Bianca Stancanelli (inviato), Donatella Marino, Stefano Vespa (caposervizio) Romana Liuzzo (vicecaposervizio)”. L’invito di Segrate a Lor Signori è in sostanza di prendere la via d’uscita. Ma il destino vuole che la Rubin è la sposa di Clemte Mimun, Stefano Vespa è il fratello di Bruneo e la Liuzzo la cocca di Gianni Letta. Si può solo immaginare il casino che stanno facendo per non farsi sbattere nella campagna brianzola di Segrate.
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